Queste le dichiarazioni rilasciate da Massimiliano Allegri, nella conferenza stampa precedente Juventus-Milan: “L’obiettivo è vincere perché sappiamo che loro ci sono davanti. Ma mancano ancora venticinque partite, settantacinque punti. Sarà un match importante, ma perché ci può dare slancio anche per la partita di mercoledì, in Champions League. Quale tipo di partita mi aspetto? E’ difficile da dire, non sono un mago. Mi aspetto una partita importante, bella. Raggiungere la vetta? In breve periodo, è impossibile: davanti, non credo perderanno punti. A Natale e dopo la fine dell’andata, vedremo il bilancio, da qui a fine anno, è un periodo decisivo per campionato e Champions. Possiamo superare il Milan in classifica e mercoledì chiudere il discorso europeo. L’ambizione è vincere lo scudetto, vincerà chi meriterà a maggio. Vogliamo battere e superare il Milan. Poi penseremo a scalare la classifica“.
Sugli infortuni: “Rispetto all’anno scorso, abbiamo un paio di infortuni in più, abbiamo analizzato quali giocatori sono stati colpiti e abbiamo le idee molto chiare. Sono sedici infortuni, tra cui undici infortuni muscolari, cinque sono da sovraccarico. L’anno scorso, in questo periodo, gli infortuni muscolari erano undici, di cui dieci muscolari e uno da sovraccarico. L’anno scorso gli infortuni muscolari oltre i trenta giorni erano cinque, quest’anno due. A livello di dati, non siamo i peggiori, siamo a metà classifica. Poi, ormai, si dice sempre che le squadre di Allegri lavorino male e siano piene di infortuni, ma, alla fine, contano solo i risultati. Valuteremo Buffon: non sembra niente di particolare ma non voglio sbilanciarmi. Lichtsteiner e Mandzukic sono in gruppo, Caceres è da valutare, se ci sia danno, Asamoah non è a disposizione per un’infiammazione al ginocchio e starà fermo almeno dieci giorni, Padoin dovrebbe tornare tra sette giorni, così come Pereyra“.
Tornando a Cáceres e Buffon: “Purtroppo, è così. Avere giocatori in nazionale è bello, vuol dire che sono forti, ma andrebbero gestiti meglio, seppure mi metta anche dalla parte dei ct: non ce l’ho con nessuno. Buffon ha fatto la storia dei portieri del calcio, ha ancora entusiasmo e si mette in discussione, è un esempio. E’ la stoffa del campione, lo vedo tutti i giorni in allenamento, fa la differenza”. Su Dybala: “Dybala sta discretamente bene, può anche giocare titolare. Le analogie tra Juve e Milan? Noi abbiamo cambiato tantissimo, le difficoltà erano previste, ma neanche io pensavo di avere solo diciotto punti. Sul Milan non saprei, abito e vivo a Torino e so le nostre difficoltà ma posso dire che Mihajlovic sta facendo un buon lavoro e anche loro lotteranno per i primi tre posti. Sugli infortuni e il resto sorrido, lavoriamo per averne di meno. Con Dybala uguale, aveva giocato più di tutti eppure mi criticavano. Per farlo giocare di più avrei dovuto portarlo a casa, ma deve crescere, giocare novanta minuti ogni tre giorni comporta tante pressioni, fisiche e mentali“.
Sulla fase difensiva: “I nostri difensori stanno facendo buone cose, hanno fatto degli errori, ma come capita a tutti, non mettiamoli in croce. Dal 23 agosto non abbiamo avuto ancora riposo tra Juve e nazionali, ci sta che facciano errori. Serve anche avere un pizzico di fortuna”. Su quanto accaduto a Parigi, venerdì scorso, e sul morale di Evra e Pogba: “E’ un momento delicato della storia mondiale, ma giocheremo nella sicurezza più totale. Ho pensato molto ai giocatori bianconeri che erano a Parigi e tutte le persone che erano lì, col Milan, deve essere una bella serata di sport. Per Torino, sarà una giornata importante, ci sarà anche il concerto di Madonna e ci sarà Renzi. Vediamo positivo. I bianconeri in campo, venerdì scorso, sono sembrati sereni, malgrado abbiano trascorso momenti difficili. Rientrare a Torino è stato un bene, in gruppo, hanno trovato un ambiente sereno, dovranno comunque smaltire quei pensieri”. Sul mercato: “Ora non ho in mente il mercato, penso solo alle partite che mancano, da qui a fine anno. So solo che la rosa debba essere competitiva in Italia e Europa“.