Fuori da San Siro quasi il nulla, il Milan non riesce a farsi rispettare

Nove punti in sei partite, frutto di tre vittorie e tre sconfitte, rendono l’idea di quanto sia stato balbettante e altalenante l’inizio di stagione del Milan di Sinisa Mihjlovic. Nessuno può ritenersi soddisfatto di un cammino che, numeri alla mano, è persino peggiore di quello fatto dalla squadra allenata da Pippo Inzaghi alla stesso punto della scorsa stagione. Se è vero che il calendario fin qui ha riservato ai rossoneri due partite casalinghe e ben quattro in trasferta e che a San Siro si sono vinte due partite su due, è anche vero che lontano dalle mure amiche il Diavolo ha collezionato tre sconfitte su quattro condite da prestazioni spesso negative anche dal punto di vista del gioco.

Al netto della vittoria di Udine, dove tra le altre cose il Milan ha disputato un secondo tempo da incubo che ha rischiato di vanificare la straordinaria prestazione della prima frazione di gioco, le altre tre gare hanno visto i rossoneri perdere contro la Fiorentina, contro l’Inter e nell’ultima gara contro il Genoa. Match, inoltre, in cui la squadra di Mihajlovic non è riuscita a mettere a segno nemmeno una rete, a volte per sfortuna (soprattutto nel derby) altre per incapacità di rendersi pericolosa in fase offensiva. Manovra lenta e prevedibile e reparti troppo lunghi tra di loro sono state le linee di continuità tra una gara e l’altra.

Nella gara di Firenze e in quella di Genova i primi tempi sono stati a dir poco raccapriccianti, segno che di sbagliato c’è stato soprattutto l’approccio e la mentalità con cui la squadra è entrata in campo. Questo ha portato allo svantaggio iniziale e al dover recuperare il risultato con un uomo in meno già dal primo tempo (altro elemento in comune tra le due trasferte sopracitate). Ora, il tecnico serbo sa che bisognerà cambiare registro in futuro per cercare di portare via qualche punto anche lontano da Milano, consapevole del fatto che qualche punto in più, a questo punto della stagione, avrebbe fatto comodo per trovarsi in una posizione di classifica quantomeno più allettante.

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