Nell’amichevole di ieri contro il Monza oltre ai tre marcatori della partita si è messo in gran mostra Andrea Poli. Corsa, sacrificio, intensità, tutte caratteristiche che l’ex Samp ha sempre messo al servizio della squadra ma che in questo momento difficile del Milan risaltano ancora di più. La novità però sta nel ruolo in cui ha giocato Poli, cioè da terzino destro. Il giocatore ha già fatto l’esterno basso in passato, anche con discreti risultati e complice l’assenza di tutti i terzini destri, vuoi per le convocazioni in nazionale, vuoi per infortuni, è stata una mossa praticamente obbligata.
Oltre alla solita voglia Poli ha mostrato anche qualità nelle discese sulla fascia, offrendo anche l’assist a Nocerino per il 2-0. Insomma, contro i brianzoli è stato uno di migliori in campo e chissà che questa nuova posizione non potrebbe garantirgli più spazio nelle prossime partite. Il tecnico serbo nei giorni scorsi aveva elogiato il numero 16, affermando che è uno dei pochi in rosa a dare tanto a gara in corso, quindi è utilissimo utilizzarlo come uno dei tre cambi e ieri in conferenza ha spiegato che l’ha fatto giocare lì per mancanza di alternative.
La logica spinge per un posto da mezz’ala ma se da terzino Poli ha dimostrato di trovarsi a proprio agio, di non andare in affanno con gli attacchi avversari e di essere propositivo e decisivo in fase offensiva, un pensierino ad arretrarlo di qualche metro lo si può fare, Considerando anche la falsa partenza di De Sciglio, i continui problemi fisici di Abate e la giovanissima età di Calabria. Poli ha sfruttato alla grande questa occasione ed è da considerarsi a tutti gli effetti la prima vera e valida alternativa ai cosiddetti titolari, sia a centrocampo che in difesa. Riserva ok, ma le sue quotazioni sono in constante ascesa e se continuerà a metterci questa voglia e questa fame, viste le ultime prestazioni della squadra, non ci stupiremmo se dovessimo vederlo scendere in campo dal primo minuto.