La motivazione di De Jong per raccogliere 3 punti a Torino

Torino-Milan si avvicina e Sinisa Mihajlovic deve fare i conti con un sempre più probabile cambio di modulo. Chi dice 4-4-2 per rischiare il meno possibile e riassettare la squadra, chi dice 4-3-3 per mandare all’assalto i rossoneri e riuscire a riportare i 3 punti a Casa Milan. Una cosa è certa, fondamentale sarà l’apporto che il centrocampo riuscirà a dare alla gara. Dopo due sconfitte consecutive è giunto il momento di mostrare gli artigli e spingere forte sull’acceleratore: e chi meglio di Nigel De Jong può mettere in questa mediana un carico di spirito di sacrificio, corsa e quantità?

In una gara dove vincere è diventato un obbligo per giocatori e allenatore, un giocatore come l’olandese potrebbe risolvere molti problemi. La grinta, la leadership e l’emotività che uno come lui può trasmettere quando gioca sembrano componenti necessarie per tornare ad essere il buon Milan visto fino al primo tempo di Udine. Le scelte del tecnico serbo non sono ancora trapelate, ma De Jong dovrebbe partire titolare, complici le scorie delle gare delle nazionali di Montolivo, Kucka, Bertolacci e Bonvaentura, che tuttavia non restano esclusi dalla corsa a una maglia da titolare.

Senza dimenticare che per De Jong l’Olimpico di Torino risolleva ricordi tutt’altro che rasserenanti. Era, infatti, il 21′ del primo tempo quando il suo tendine d’Achille si lacerò e lo costrinse a sei mesi di degenza lontano dal campo. Non sarà, però, un freno per il centrocampista, abituato com’è a lottare sul campo. Ritrovare un De Jong in forma significa migliorare notevolmente la nostra fase difensiva a partire dal centrocampo e questo porterebbe notevoli vantaggi a tutto il Milan che si rilancerebbe verso una stagione ancora tutta da decifrare.

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