Parla il capitano. Oggi sul Corriere dello Sport spazio all’intervista di Riccardo Montolivo, questo il testo integrale.
Sulla scorsa estate: “Diciamo che ho passato un’estate non facile. A livello mediatico c’era grande scetticismo nei miei confronti. È stata una grande soddisfazione”.
Sul suo ruolo e Mihajlovic: “Sia io che Mihajlovic siamo stati sempre d’accordo che posso dare di più davanti alla difesa. Del resto è stato lui a collaudarmi nella Fiorentina e lo devo ringraziare per l’eternità perché lui mi ha tutelato quando, non volendo rinnovare il contratto, la società mi voleva escludere dal progetto tecnico. Ma Sinisa si è opposto a questa decisione perché credeva in me. Un altro allenatore senza il suo carattere e la sua personalità non l’avrebbe fatto”.
La sconfitta di Genova e il confronto a Milanello: “A Genova ci siamo approcciati molto male alla gara, non capendo da subito che i nostri avversari avrebbero disputato una partita molto aggressiva cercando di farci del male soprattutto su calcio piazzato così come poi è accaduto. Il confronto a Milanello è stato giusto. Quello che è accaduto è stato fatto di comune accordo fra società e allenatore. Era giusto richiamare all’attenzione tutti quanti. Non possiamo più sbagliare, dopo 2 anni fuori dall’Europa e una campagna acquisti importante”.
Sulla condizione: “Quella di Marassi per me è stata la terza partita consecutiva dopo una lunga inattività. Fisicamente ho dovuto soffrire un po’, ma questo fa parte della crescita del livello di condizione”.
Che Milan si dovrà vedere contro il Napoli: “Una squadra che non deve e non può più sbagliare. Anche perché non abbiamo più alibi, dobbiamo reagire. Questa per noi è e deve essere la prova del 9. Sicuramente sarà una partita dove entrambe le squadre combatteranno a viso aperto: hanno nel reparto offensivo il loro punto forte, la fase difensiva può soffrire. Vincerà la squadra che avrà messo in campo più equilibrio”.
Sui troppi gol presi: “Questo è uno dei nostri principali difetti da eliminare. Anche perché è cosa nota che lo Scudetto lo vincono le squadre che hanno la migliore difesa non il miglior attacco… Il nostro cambio di tendenza non si deve fermare al Napoli. Finora anche quando abbiamo vinto abbiamo commesso troppi errori di ingenuità”.
Il contratto è in scadenza, il futuro? “Mai per un momento ho pensato di andare via, il contratto non è una priorità per me”.