Sì o no? Forse. La giornata odierna, antivigilia del delicato match interno contro il Sassuolo, non è servita per sciogliere definitivamente le riserve sulle condizioni fisiche di Carlos Bacca: il bomber colombiano, alle prese con un affaticamento muscolare, continua a rimanere in dubbio per la gara di San Siro di domenica pomeriggio. L’ex Siviglia, in quel di Milanello, ha svolto lavoro personalizzato, ma filtra cauto ottimismo circa il suo recupero per la sfida alla compagine neroverde. Una fiducia che, probabilmente, ha più il sapore della speranza: recuperare l’elemento di maggior valore e qualità della rosa di Mihajlovic, in questo momento, rappresenterebbe per il Milan una boccata d’ossigeno a pieni polmoni.
I numeri e le prestazioni di Bacca, d’altronde, parlano da soli: il nativo di Barranquilla, con 4 gol all’attivo, è per distacco il miglior realizzatore rossonero, avendo griffato quasi metà delle reti totali dei berlusconiani (9). Anche perché Mihajlovic, arrivato già ad ottobre a giocarsi la panchina, ha poche alternative: oltre ai lungodegenti Menez e Niang, continua a restare ai box anche Mario Balotelli, ancora ko causa pubalgia. Un’assenza sempre più pesante per il Diavolo, che in questo momento di crisi di gioco e di risultati si sarebbe potuto aggrappare alle punizioni, alle conclusioni da lontano e alle giocate del proprio SuperMario redento.
Anche perché il resto del reparto offensivo, eccezion fatta per Jack (o meglio, Jolly) Bonaventura, non convince: se Luiz Adriano sembra aver perso la verve di inizio stagione, sia Cerci sia Honda sinora hanno inciso veramente poco. L’attacco milanista, a poche ore da una partita che potrebbe risultare decisiva per il prosieguo del campionato e per il futuro di Mihajlovic, arriva con le polveri bagnate e col rebus Bacca a tormentare i sonni del tecnico serbo. E allora tocca incrociare le dita, sperando nella buona sorte: l’uomo della Provvidenza rossonera ha il numero 70, i capelli crespi e un sorriso a trentadue denti.