Adesso il nuovo Milan dipende da Cerci: no al 4-4-2, Mihajlovic pensa al 4-3-3. Escluso Luiz Adriano

Mihajlovic ha deciso di cambiare modulo, ma forse a Torino non sarà 4-4-2. Si apre con un possibile colpo di scena questa determinante settimana del Milan in vista della ripresa del campionato, proprio nel momento in cui sembrava scontato il nuovo sistema di gioco. È La Gazzetta dello Sport oggi a proporre il 4-3-3, visibile già nella sfida dell’Olimpico e non solo.

Tridente anomalo. Di fatto l’allenatore serbo è costretto a provare e riprovare soluzioni, sperando si sbagliarne sempre meno anche perché il tempo stringe. I problemi principali sono l’assenza di un forte trequartista naturale e di un regista completo (non basta Montolivo in crescita) in grado di unire costruzione ed interdizione alla leadership. In generale una rosa non al completo. Sabato sera in attacco, spiega la Rosea, dovrebbero scendere in campo Bacca al centro, Bonaventura a sinistra e Cerci a destra. Proprio l’ex granata sarebbe il vero motivo dello schieramento adesso sotto esame grazie alla buona prestazione contro il Monza e considerate le qualità sempre verdi del ragazzo, fin qui quasi mai messe in mostra in rossonero: la grande chanche, dunque, quando affronterà il suo passato.

Rischia di essere Luiz Adriano l’escluso eccellente. Non proprio una bocciatura, ha sempre avuto molto spazio per esprimersi, però è destinato ad avere meno spazio di prima nel brevissimo periodo. Aspettando il recupero di Balotelli. Il brasiliano va verso la panchina, a differenza di Bacca il quale invece avrebbe il posto fisso garantito nonostante il ritorno a Milanello dagli impegni della Nazionale sia fissato solo nella giornata di giovedì.

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