Il posticipo domenicale dell’undicesima giornata del campionato in corso vede il Milan scendere in campo, all’Olimpico di Roma, contro la Lazio di Stefano Pioli. I biancocelesti sono una squadra dotata di un buon potenziale che, nonostante al momento occupi la sesta posizione della classifica, sta mostrando un rendimento nel complesso altalenante e non ha ancora trovato la continuità di rendimento richiesta. Ciò nonostante, per i rossoneri, si prospetta una gara difficile. Dopo la sconfitta rimediata mercoledì sera, all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo, i capitolini hanno di certo tanta voglia di riscatto e non sono intenzionati a perdere altri punti.
Punti di forza: i trequartisti esterni; Cataldi.
Sulle corsie laterali, Pioli può contare su Antonio Candreva e Felipe Anderson. Questi ultimi sono due giocatori che, pur disponendo di caratteristiche diverse, sono in grado di impensierire i difensori laterali rossoneri, dispongono di personalità e carisma, sanno saltare i dirimpettai con regolarità, creare superiorità numerica e rendersi pericolosi. Mentre il primo è un esterno resistente, bravo a inserirsi, a ripiegare e a cercare la conclusione, il brasiliano è un’ala rapida, dotata di cambio di passo, propensa all’azione personale e abile nello sfruttare al meglio gli spazi a propria disposizione. Bene anche Danilo Cataldi che, malgrado la giovane età, garantisce dinamismo, intraprendenza ed efficacia in entrambe le fasi.
Punti deboli: la coppia centrale.
Nelle retrovie, la Lazio presenta numerosi problemi. La coppia centrale, che dovrebbe essere composta da Mauricio e Gentiletti, lascia un a desiderare sotto molti aspetti, non assicura stabilità a lungo termine e potrebbe incappare in svarioni che possano compromettere l’esito dell’incontro. Il brasiliano e l’argentino, sebbene siano molto forti sotto l’aspetto fisico e sappiano dominare il gioco aereo, evidenziano lacune in merito alla mobilità, al mantenimento della giusta concentrazione, alla previsione dello sviluppo delle azioni e al senso dell’anticipo e della posizione. Qualora non venissero protetti con regolarità dai centrocampisti e dai trequartisti esterni, sul lungo andare, i due centrali biancocelesti potrebbero commettere ingenuità evitabili e concedere numerose occasioni. Garantito.
Giocatore chiave: Felipe Anderson.
Trequartista veloce, abile nell’uno contro uno, bravo a muoversi tra le linee, dotato sotto il punto di vista tecnico, nonché in possesso di personalità e accelerazione, il brasiliano potrebbe essere l’uomo in più a disposizione di Pioli. Nel caso in cui ripetesse l’ottima prova offerta domenica scorsa, contro il Torino, potrebbe davvero impensierire la retroguardia rossonera.