La sensazione è praticamente unanime: un’occasione sprecata. L’occasione era quella di dare un segnale forte, in casa, contro una squadra effettivamente più forte e diretta concorrente per quello che era l’obbiettivo stagionale: un posto nella prossima Champions League. Invece il Milan è stato schiantato dal Napoli con un netto 4 a 0 che ha lasciato tanta rabbia nei tifosi che, al fischio finale, si sono voluti far sentire.
La Gazzetta dello Sport in edicola oggi riporta come la parte più calda della torcida rossonera ha contestato sia i giocatori, rei di non onorare la maglia e di giocare senza al necessaria grinta, sia Adriano Galliani, colpevole di aver speso male i 100 milioni di euro messi a disposizione dalla proprietà per il mercato. Al triplice fischio, dopo che già da diversi minuti in curva erano scomparsi striscioni e bandiere, la squadra ha provato anche a scusarsi per la prestazione, riunendosi al centro del campo, ricevendo, però, in risposta, numerosissimi fischi.
La squadra rossonera, proveniente da annate molto negative, era chiamata a fare molto meglio dell’ottavo e del decimo posto dai quali proviene. La tifoseria, dal canto suo, si aspettava un inizio di campionato molto differente e non una strada in salita già alla settima giornata. Il colpevole principale, comunque, non viene ritenuto il tecnico Mihajlovic, bensì Galliani, spesso contestato dalla curva e colpevole, per gli ultrà, di fare affari solo con presidenti e procuratori amici. A testimoniare la delusione del pubblico c’è anche il fatto che, a differenza di occasioni precedenti in cui, in seguito a pesanti sconfitte, si era cercato un “faccia a faccia” con la squadra, stavolta i tifosi hanno abbandonato San Siro profondamente amareggiati dalla prova offerta in campo dall’undici rossonero.
This post was last modified on 5 Ottobre 2015 - 16:53