Troppi gialli per questo Milan

Il discorso è delicato e può essere facile cadere in banali lamentele da bar, ma il tema è scottante e rivelatore di uno stato di insofferenza nel mondo rossonero. Stiamo parlando dei cartellini che questo Milan sta continuando a prendere. Un po’ troppi nel numero e spesso estratti un po’ frettolosamente dagli arbitri, con magari squilibri nelle decisioni. Portiamo subito a nostro supporto i dati: le giornate fin qui giocate sono 8 in Serie A, e in queste i cartellini raccolti dal Milan sono 26 gialli e 2 rossi. Tralasciando i rossi che, seppur con diverse discussioni, sono ineccepibili, i 26 cartellini gialli raccolti fin qui dai rossoneri appaino decisamente oltre il numero ragionevole.

Ieri sera ne è stato un buon esempio: contro il Torino Kucka, Bonaventura, Romagnoli e Diego Lopez sono stati ammoniti. Quattro gialli che potevano essere tranquillamente evitati, sia dai giocatori che li hanno spesi talvolta in delle situazioni poco pericolose, sia da Gervasoni che francamente li ha estratti con poco criterio, visto anche quanto fatto e non punito dai giocatori del Toro. Si veda il fallo di Quagliarella nei primi minuti di gioco, impunito, mentre il nostro primo fallo speso dopo 13 minuti da Kucka a 70 metri dalla porta, ammonizione. Per farvi capire meglio, il cartellino ricevuto da Bonaventura è il suo terzo giallo stagionale. E stiamo parlando di Bonaventura! Per altro, il centrocampista, dati alla mano, è il nostro giocatore che subisce più falli, e allo stesso tempo è riuscito a collezionare tutte queste sanzioni in così poco tempo. Qualcosa non torna decisamente.

Le conclusioni che si possono tirare senza dare sfogo sugli arbitraggi iniqui, poiché questo è lungi da noi, possono essere diverse e tutte contemporaneamente contemplate. Innanzitutto denota poca furbizia, come bene ha espresso Ignazio Abate nel dopo partita: il fatto che a molti dei falli che il Milan commette gli arbitri siano portati a punirci è indice che le infrazioni sono troppo plateali o fatte con poca malizia. Secondo poi, fa apparire la squadra nervosa, non affamata e con quella grinta giusta che nel calcio serve, bensì con una cattiveria data da uno stato di irrequietezza che non fa giocare tranquilli e porta inevitabilmente a falli stupidi e mal spesi. Infine, ma forse il punto più importante, è che il Milan viene meno rispettato: un arbitro oggi non teme di estrarre un cartellino contro il Milan perché tanto sa che non ci sarà uno scontro col carisma dei giocatori rossoneri. E questo è un fattore che ci penalizza e molto.

Gestione cookie