Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.
Le statistiche potrebbero ingannare, ma nel Milan targato Berlusconi non c’era mai stato un portiere titolare proveniente dalle giovanili rossonere. Da Giulio Nuciari a Christian Abbiati, passando da Sebastiano Rossi e gli stranieri Dida e Diego Lopez, quella di domenica scorsa è stata una giornata storica segnata dall’esordio in Prima Squadra del sedicenne Gianluigi Donnarumma. Ed è un doppio primato, visto che il paragone con Gianluigi Buffon è ancora più lusinghiero. L’attuale capitano della Juventus e della Nazionale esordì a 17 anni. Altra casualità: era il 19 novembre 1995 in Parma-Milan. Insomma, destini che si incrociano. Se pensiamo poi che il debutto di Donnarumma è stato a San Siro contro una squadra emiliana, possiamo credere in qualche piccola cabala.
Al netto di corsi e ricorsi, numeri e almanacchi, Donnarumma è il simbolo del tentativo di cambiamento che Sinisa Mihajlovic vorrebbe esprimere nel suo corso al Milan. Un profondo rinnovamento, infatti, deve per forza passare dall’individuazione di alcuni elementi in grado di rappresentare la base sulla quale far crescere una nuova squadra. Certo, di fianco ai giovani serve l’esperienza dei campioni. Ma se mai si comincia, saremo sempre qui a cantarcela.
Massimiliano Allegri, che per respingere le critiche sullo scarso utilizzo di Dybala ha rivendicato lo scettro dell’allenatore con più dimestichezza coi giovani, si dimentica qual è oggi il reale borsino della Serie A sul tema. Il Milan, infatti, guida la classifica #GiovaneItalia di Sky Sport per l’impiego degli under 21 dal primo minuto, inseriti a partita in corso e portati in panchina. Dietro i rossoneri ci sono Atalanta, Fiorentina, Bologna e Sassuolo. Certo, non è la graduatoria della Serie A, ma pur sempre un indicatore che fa bene a questo sport. E attenzione ai critici seriali che non aspettano altro che sbavature di Ely e Romagnoli piuttosto una papera di Donnarumma per buttare tutto: acqua sporca e “bambini”.
This post was last modified on 28 Ottobre 2015 - 11:52