Una scelta coraggiosa, una scelta rischiosa, per certi versi controversa, per altri solamente inappropriata e inopportuna. Sinisa Mihajlovic è stato di parola. Aveva preannunciato che Gianluigi Donnarumma poteva già esordire in Serie A e non si è fatto pregare. E così, contro il Sassuolo, si è assistito all’esordio del 16enne estremo difensore e alla contemporanea esclusione di Diego Lopez. Un rischio che è stato criticato da molti e a ragione. I problemi del Milan in questo inizio di stagione, infatti, sembrano essere un po’ ovunque, ma l’ex Real Madrid ha sempre dato le giuste garanzie e certezze, al netto ovviamente dell’errore sul gol di Baselli a Torino.
Come se non bastasse, non sembrava davvero la mossa giusta quella di far esordire in Serie A, a San Siro nella “scala del calcio”, un 16enne, che sarà pure un fenomeno, ma è vulnerabile a tutto quello che gli sta attorno e l’ambiente rossonero, in questo momento, non è propriamente il più tranquillo al Mondo. Il pomeriggio di Donnarumma contro il Sassuolo è trascorso tranquillo per un po’. Il Sassuolo rimane in dieci già dopo mezz’ora e pericoli dalle sue parti se ne vedono ben pochi. Lui, quando viene chiamato in causa, sembra sicuro nelle uscite alte e bravo e preciso nei rilanci con i piedi in direzione dei compagni. Al 53′, però, Berardi gli indirizza una traiettoria malefica, il ragazzo compie un errore di valutazione e la palla va a finire all’angolino sul suo palo.
Un pareggio in casa, con l’uomo in più e con San Siro pronto a sputare fuori tutta la propria rabbia e frustrazione, in un clima già tesissimo, avrebbe avuto un effetto psicologico devastante per Donnarumma e, forse, avrebbe segnato per sempre il destino rossonero di Mihajlovic. Luiz Adriano, però, ha tolto le castagne dal fuoco e ha “salvato” entrambi con il suo colpo di testa. Mercoledì contro il Chievo dovremmo rivedere Diego Lopez e sarebbe cosa buona e giusta, ma la conferma del portierino campano non è da escludere. Il più giovane portiere della storia ad esordire in Serie A dal 1′ deve crescere con calma e non può affrontare una stagione intera da titolare a soli 16 anni, ma deve e può stare tranquillo perché il futuro è tutto dalla sua parte.