Probabilmente l’occasione arriva nel momento giusto e contro l’avversario giusto. Indizi e sensazioni fanno una prova: Cerci a Torino da ex (l’Olimpico certamente non gli riserverà una calorosa accoglienza), soprattutto da titolare nel Milan dopo una vita. Il motivo? L’amichevole di Monza, dove si è reso protagonista di una prestazione positiva, impreziosita da un gol bellissimo (quello del 3-0), mostrando diverse buone giocate e una condizione fisica in evidente crescita.
Quella di sabato sera sarà una sfida amarcord per l’attaccante, e con ogni probabilità come sostiene La Gazzetta dello Sport sarà in campo dall’inizio, perché da granata ha raggiunto le migliori soddisfazioni in carriera: due stagioni straordinarie (2013-2014), l’esplosione e infine la convocazione ai Mondiali in Brasile. Insomma ripartirà, o almeno proverà a farlo, da dove ha cominciato a fare sul serio in Serie A. Fin qui il giocatore è stato impiegato pochissimo, solo 54 minuto (Fiorentina, Inter e Napoli. Non proprio gare facili da recuperare), anche se non ha mai polemizzato per le varie esclusioni dimostrandosi più maturo di prima. Adesso Mihajlovic sembra essersi convinto a consegnarli nei piedi una chance di grande importanza, da sfruttare per forza e grazie al possibile 4-3-3 studiato su misura per lui (ruolo già ricoperto ai tempi di Firenze proprio agli ordini del serbo) insieme a Bonaventura e Bacca. Obiettivo: donare nuova linga e qualità al reparto offensivo.
Il suo tempo in rossonero infatti sta passando in fretta, a giugno 2016 scadrà il prestito e la strada per essere riscattato anziché tornare all’Atletico Madrid è ancora lunghissima, quindi da Torino in poi sarà necessario fare una stagione in netta ascesa così da provare a convincere la società di via Aldo Rossi.