Quello che si è presentato oggi in conferenza stampa non è stato il solito Sinisa Mihajlovic. Il serbo ha difeso e sostenuto la squadra. Per la prima volta l’argomento singoli non è stato trattato. Nessun riferimento a Zapata o Rodrigo Ely dopo la batosta ad opera del Napoli di Sarri. Neanche l’argomento Honda ha suscitato l’attenzione dell’allenatore che ha glissato passando la palla alla società. Sinisa il duro ha cambiato atteggiamento: totale fiducia alla squadra che due settimane fa ha scritto una delle pagine più brutte dell’era Berlusconi. Le probabili conferme di chi ha deluso di più ne fanno un’altra prova: Zapata e Bertolacci usufruiranno dell’ennesima chance.
Ma torniamo a Mihajlovic. Il serbo ha quasi giustificato la dura sconfitta inflitta da Higuain e compagni. Strano ma vero. Il responsabilizzare in modo diretto i giocatori non ha pagato finora. Quelli che erano gli sbagli individuali, citati spesso proprio dall’ex allenatore di Sampdoria e Fiorentina, sono diventati “gli episodi”. Cambierà anche il modulo: niente 4-4-2 testato già con il Monza, ma sarà 4-3-3 con Cerci, Bacca e Bonaventura davanti. Il presidente Berlusconi ha dichiarato che ci sarà un cambio radicale nel Milan: già da domani a Torino. Questo si è deciso nel vertice di Arcore. Domani capiremo se ne è valsa la pena.
This post was last modified on 17 Ottobre 2015 - 09:19