Svegliarsi la mattina e spulciare le varie pagelle della gara del giorno prima è un’azione quotidiana. Trovare Bertolacci e Cerci tra i top no. E’ li che capisci che qualcosa, forse, sta per cambiare. Alessio Cerci e Andrea Bertolacci, abituati ad essere le prime donne di Genoa e Torino, avevano patito eccessivamente il salto di qualità, soprattutto il primo che dopo il fallimento in terra spagnola aveva abbracciato la filosofia di Filippo Inzaghi per tornare a splendere come ai tempi del Torino. Dopo quasi un anno ci è riuscito trasformando, almeno per una domenica, i fischi in applausi. E questa è già una bella conquista anche per ripagare un certo Sinisa Mihajlovic che si era preso la responsabilità di riconfermelo dopo la prova opaca proprio contro il suo ex club.
Discorso analogo ma in parte diverso per Andrea Bertolacci che non aveva pagato con la panchina le cattive prestazioni, anzi era
stato sempre mandato in campo, anche perchè quei 20 milioni versati alla Roma sono un investimento difficile da ignorare. Ieri, entrato al 70′ al posto di un altro ex Genoa Kucka, Bertolacci ha dimostrato finalmente quella caparbietà e determinazione che lo avevano contraddistinto l’anno scorso. Il Chievo sarà un ulteriore banco di prova per i due. I segnali sono incoraggianti. Mihajlovic riparte da loro.
This post was last modified on 26 Ottobre 2015 - 19:59