Domenica sera, in occasione del posticipo della terza giornata di campionato, il Milan sfida l’Inter nel derby della Madonnina. Gli uomini di Roberto Mancini sono una compagine pericolosa, compatta e ben organizzata che, malgrado non sia solita esprimere un buon calcio, potrebbe offrire una prova di buon livello e aggiudicarsi la stracittadina.
In campo con un 4-3-3 sulla carta solido e pragmatico, salvo colpi di scena, i nerazzurri dovrebbero conferire grande importanza alla fase di non possesso, tanto da partire bloccati e attendisti, e scendere in campo con un centrocampo muscolare, formato da interditori chiamati a recuperare il maggior numero di palloni, vincere lo scontro nella zona nevralgica del terreno di gioco, proteggere a dovere la retroguardia, bloccare le fasce e ripartire al meglio, sfruttando, in fase offensiva, le qualità delle tre punte e gli inserimenti di uno tra i due interni di centrocampo.
Ecco allora che Sinisa Mihajlovic, per non soccombere e per cercare di vincere il derby, dovrà impostare al meglio la linea mediana. Per tenere botta all’Inter e non perdere la lotta nella zona nevralgica del terreno di gioco, il tecnico serbo dovrebbe disporre il Milan con un centrocampo composto da tre incontristi, Poli, De Jong e Kucka, che coprano al meglio le zone di competenza, facciano filtro, impediscano ai nerazzurri di sfondare né a metà campo né sulle corsie laterali e avviino al meglio le azioni di rimessa.
Ma non finisce qui. L’arma in più a disposizione di Mihajlovic, per vincere il derby, si chiama Giacomo Bonaventura. Schierato sulla trequarti, alternando ripiegamenti a giocate intelligenti, Jack potrebbe garantire quel dinamismo, quell’imprevedibilità e quei movimenti tra le linee in grado di mandare in tilt l’ingranaggio nerazzurro, caratterizzato da centrocampisti rocciosi ma non molto dinamici e da una fascia sinistra in subbuglio. Il tutto, sia chiaro, a patto che Sinisa schieri dal primo minuto tre incontristi a centrocampo e Bonaventura sulla trequarti…