Doveva essere il primo passo verso una crescita esponenziale da qui ai prossimi anni, a livello di profitto, marketing e sponsorizzazioni, e invece il progetto stadio del Milan rischia di arenarsi sul più bello. Almeno per quanto riguarda la prima locazione, scelta e trattata per mesi. È davvero ad un passo, annuncia oggi La Gazzetta dello Sport, la rottura fra Fondazione Fiera, proprietaria dei terreni necessari, e la società rossonera: causa incomprensioni nello scorso mese di agosto.
Nei prossimi giorni arriveranno le decisioni finali, ma ormai il “danno” sembra fatto. I membri votanti di Fondazione si riuniranno il 14 o il 21 settembre, una riunione straordinaria indetta dal presidente Benedini per valutare il dà farsi. La frizione con il Diavolo nasce più di un mese fa quando in via Aldo Rossi, dopo aver vinto il bando con pazienza e ostacoli superati, sono rimasti sconcertati dalla cifre uscite in seguito per la bonifica del sottosuolo. Ne è nato uno scambio di battute a suon di comunicati non certo edificanti e che starebbero appunto portando al colpo di scena definitivo. Importanti perplessità in merito le avrebbe manifestate Silvio Berlusconi in persona, dopo aver analizzato attentamente la storia portata avanti con impegno dalla figlia Barbara.
Lo stesso Berlusconi sarebbe forse l’unico in grado di sistemare la vicenda, magari incontrando di persona proprio Benedini. Ma ad oggi serve un miracolo per tornare a collaborare al Portello: l’ipotesi di una revoca degli accordi è molto concreta.