Chi se la scorda più la partitaccia giocata da Cristian Zapata l’anno scorso contro il Palermo a San Siro? Una gara che il colombiano sogna ancora nei suoi incubi calcistici peggiori, con Dybala a sogghignare nella penombra. Due furono i misfatti: il primo fu un autogol, il secondo uno scivolone quando l’argentino che allora vestiva il rosanero lo puntò, lo fece sedere a terra con una finta e segnò ad un incolpevole Diego Lopez. 0-2 Palermo.
Ora i siciliani tornano a calcare il prato del Meazza e molto probabilmente ritroveranno davanti a loro ancora una volta Zapata al centro della difesa rossonera. Le ultime prestazioni lo hanno lanciato come leader del reparto in grado di dare un’ottima copertura e un’iniezione di esperienza che l’accoppiata Romagnoli-Ely hanno dimostrato di esserne ancora un po’ sprovvisti.
Mihajlovic affida, dunque, a lui le chiavi della cassaforte confidando in una reazione positiva per riscattare la famosa partita. Questo è il momento per lavarsi di dosso le colpe passate e per dimostrare il buon momento di forma visto contro Empoli e Inter. Un banco di prova che dovrà confermare la sua titolarità su gente come Ely, desideroso di rientrare alla svelta nei piani del tecnico serbo, e di Mexes, che dopo il rinnovo scalda i motori nell’attesa di avere la sua chance.
This post was last modified on 18 Settembre 2015 - 09:30