Alessandro Nesta, ex centrale del Milan, ha intrapreso da poco la carriera da allenatore. La sua prima squadra sarà il Miami FC, club nato quest’anno e che parteciperà nel 2016 alla North American Soccer League. Nonostante la carriera oltre Oceano, però, Nesta è rimasto in contatto con l’ambiente rossonero e, soprattutto, con alcuni suoi ex compagni. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, infatti, il difensore romano ha dichiarato: “Sento sia Abate che Abbiati:quest’anno ci sono motivazioni fortissime, c’è voglia di tornare a vincere. Ora c’è un tecnico con esperienza e carisma. Possono fare bene”.
Per quel che concerne il campionato italiano, Nesta ha le idee abbastanza chiare: “Per me la Juve è ancora la più forte. Subito dietro ci sono Inter, Roma e Milan”. Quindi, nonostante il primo posto in solitaria ed a punteggio pieno, anche l’Inter non sarebbe al livello della Juve, soprattutto per il gioco espresso in queste prime partite: “Ho visto il derby, non è che abbia fatto chissà che”.
Nesta ha poi puntato l’attenzione sul colpo di mercato, in difesa, del Milan: Romagnoli. Il giovane centrale romano, arrivato in estate a Milanello, ha deciso di prendere la numero 13 in suo onore: “Si vede che Romagnoli ha qualità e che sa giocare al calcio. Il Milan ha fatto bene a spendere così tanto per un giovane italiano: uno zoccolo duro di italiani è decisivo per vincere. Sperando che il Milan torni in fretta in Europa, così avrà la possibilità di crescere”. Anche Calabria, promettente prodotto del vivaio rossonero, ha attirato le attenzioni di Nesta, soprattutto dopo la prestazione di sabato sera contro il Palermo: “Calabria ha mostrato grande personalità in campo. Quando uno entra a freddo pensa più a non sbagliare, invece lui ha rischiato, ha preso l’iniziativa”. Infine Balotelli, potenziale campione che a 25 anni si trova già alla sua “ultima occasione”: “Non so se sia la volta buona, non lo conosco perciò non posso sapere cosa gli manca. Posso dire, però, che se dovesse mettere, ogni volta che scenderà in campo, lo spirito che si è visto nei 20 minuti del derby, sarà a posto”.
Infine una battuta anche sul suo ex compagno, Filippo Inzaghi, e sulla sua scelta di accettare subito la panchina del Milan, nonostante la scarsa esperienza: “E’ difficile dire di no al Milan, è un’occasione troppo invitante. Magari è possibile che alla squadra sia mancata un po’ l’esperienza di Pippo, ma credo ci fossero altri problemi di carattere societario. Basti pensare al mercato che era stato molto più povero rispetto a quello di quest’anno”.