Gli inizi di stagione non sono certo il suo forte: la forma fisica da recuperare dopo la pausa estiva, il carico di allenamento per prepararsi in vista della lunga stagione sportiva e la mente che deve rifocalizzarsi sugli obiettivi di campo. Ci sta tutto. Ma per Diego Lopez il ritorno al campionato è apparso sempre un po’ faticoso: tutti ci ricordiamo lo sfortunato episodio occorsogli nella rocambolesca sfida del Tardini col Parma alla seconda giornata della passata Serie A.
Ad oggi, ancora una volta, seppur incolpevole su praticamente tutti i gol presi dal Milan fin qui, non è apparso smagliante come nel seguito della passata stagione: le parate ci sono state e Icardi e Bruno Fernandes, per fare solo due nomi, hanno inveito contro di lui, ma la sicurezza come presenza in campo è cosa ancora lontana. In una difesa di nuova costruzione e con elementi davvero giovani, un portiere esperto come lui e con le qualità come le sue dovrebbe imporsi di più anche a livello di indicazioni tattiche e di posizione.
Non siamo qui a discutere le qualità tecniche del giocatore, perché francamente saremmo degli scellerati a farlo. Tutto ciò che c’è da sottolineare nelle sue prestazioni è una presenza sorniona che guizza solo quando è inevitabile doverlo fare; mentre chi osserva questo nostro Milan, e forse anche chi ha la responsabilità di gestirlo, vorrebbe un portiere più presente nelle operazioni di istruzione della difesa che non appare ancora ben cementata.