Urbano Cairo, presidente del Torino, ed autore di una delle campagne acquisti più interessanti della Serie A, durante un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato anche dei suoi rapporti con Silvio Berlusconi. “Andavo a pranzo ad Arcore, poi in elicottero allo stadio. Mi ha portato anche a Barcellona a vedere un Gamper”. Inoltre il presidente granata ha anche parlato del modo diverso, rispetto al patron rossonero, di approcciarsi alla squadra: “Aveva le sue idee, tipo quel Borghi. Posso dire che ho imparato a non fare certe cose che faceva lui, come parlare alla squadra. All’inizio lo facevo molto di più. Credo che le capacità da motivatore non mi manchino, gestendo mille dipendenti, ma ho capito che il calcio richiede un approccio militare: vanno rispettate autorità e gerarchie. Scavalcando tecnico e d.s., li delegittimo. Ora parlo ai giocatori solo se me lo chiede Ventura. Sto un passo indietro”.