La settimana prima del derby non è mai una settimana normale, soprattutto se ti chiami Adriano Galliani. Ieri a Casa Milan, durante la presentazione della squadra a i tifosi, l’ad è sembrato carico e fiducioso per la stracittadina.
Poche battute ma importanti, a partire dell’ennesimo elogio a Mario Balotelli. Da quando il 45 è tornato a Milano, Galliani in almeno tre occasioni ha espresso pubblicamente tutto il suo piacere nel constatare il cambiamento di Balo. ‘E’ il primo ad arrivare a Milanello e l’ultimo ad andarsene‘ aveva sussurrato pochi giorni dal suo arrivo (concetto poi ribadito anche ieri), passando dai complimenti per il gol al Mantova fino a ieri quando ha sorvolato sul ritiro della patente e ha usato l’aggettivo ‘straordinario’ per descrivere il comportamento dell’ex Liverpool. Questo dal punto di vista umano, ma Galliani si è spinto oltre e ha anche provato a ‘giocarlo’ questo derby, rivelando che l’ipotesi del tridente non è così campata in aria: “Centrocampo? Si può giocare a calcio in molto modi, credo che Mihajlovic abbia tenuto conto delle caratteristiche dei giocatori. Mario dietro le punte? Dipende dal tecnico, che mi ha detto che proverà a schierarli tutti e tre”. Una grande iniezione di fiducia da parte della società che è convinta di aver allestito un’ottima rosa per poter fare una grande stagione.
Fiducia che invece gli ultras della sud non hanno più nei confronti dell’ad della parte sportiva. Come in occasione della partita contro l’Empoli anche ieri sono stati esposti due striscioni durissimi, che lo invitano a dimettersi e che gli constavano gli affari di mercato con Preziosi. Nessun coro contro, solo delle parole scritte, delle parole secche, pesanti, che non lasciavano spazio all’interpretazione. Un rapporto ormai logoro, una crepa profonda che al momento niente sembra poter colmare. Neanche una vittoria nella gara più attesa.