Era il 7 luglio scorso quando Fondazione Fiera annunciava la scelta di affidare i propri terreni al Portello al progetto del Milan, adesso invece la trattativa è ad un passo dal triste epilogo ovvero la revoca dopo la vittoria di questo famoso bando.
All’inizio di settembre sono emersi i primi dubbi rossoneri relativi in primis alla bonifica del sottosuolo a disposizione, a sorpresa completamente a proprio carico e con costi più elevati di quelli ipotizzati. Un dietrofront improvviso e inequivocabile, talmente clamorosa che è stata necessario l’intervento diretto dei presenti delle due parti ovvero Benedini e Silvio Berlusconi. Il numero uno del Diavolo ha fatto la differenza comunicando ufficialmente e pubblicando il no al nuovo stadio al Portello, con buona pace della figlia Barbara che per mesi e mesi stava realizzando un sogno.
Adesso l’ultima novità da segnalare in merito è l’intesa che raggiunta per non farsi la “guerra”: Fondazione Fiera rinuncerà a citare il Milan in tribunale e revocherà l’appalto dei suoi terreni in cambio di una penale salatissima intorno ai 10 milioni di euro. Lo riferisce stamane La Gazzetta dello Sport. L’offerta di partenza, di 4.5 milioni, è stata raddoppiata per evitare altre incongruenze e chiudere la storia nemmeno in maniera troppo disastrosa.