Se il Manchester City spende oltre 70 milioni per De Bruyne, la Juventus 26 per un giocatore a scadenza –Alex sandro- e l’Inter quasi 40 per Kondogbia, solo per citare tre esempi, si capisce bene come si sia trattato di un calciomercato dalle cifre pazze. Dopo tanti anni di prestiti e parametri zero, anche il Milan non è stato da meno, pagando decine di milioni di euro i vari Bacca, Bertolacci e Romagnoli, come non si vedeva fare da tempo. A fronte dei soldi spesi, si segnalano le cessioni di El Shaarawy e di Mastour, operazioni diverse ma entrambe concettualmente importanti per approfondire le tematiche del mercato rossonero.
I 2 milioni per il prestito oneroso sommati ai 16 dell’obbligo di riscatto –vincolato a 15 presenze annuali- avevano fatto pensare che la cessione del numero 92 fosse stato addirittura un affare ma, alla luce di altre operazioni, merita qualche riflessione. Se è vero che il Faraone era sostanzialmente infortunato da un paio d’anni, non si può dimenticare delle prime stagioni rossonere, coronate da gol, assist e alcuni record significativi (il più giovane marcatore italiano in Champions nella storia del Milan). Una valutazione che stride con i 35 milioni incassati dall’Inter per Kovacic o dai 26 potenziali che la Juventus potrebbe ricavare dall’operazione con il Bayern per Coman, finora comparsa nel campionato di serie A. Tanto più se si considera che l’acquirente dei rossoneri, il Monaco, era la società che chiedeva 40 milioni in sole due rate per la cessione di Kondogbia, poi finito in nerazzurro.
Diverso il discorso per Mastour, il cui prestito –dopo avere allarmato i tifosi rossoneri- ha assunto i contorni di un’abile architettura della dirigenza rossonera. Il primo passo è stato allungare di un anno il contratto in scadenza nel 2017, per poi cedere il giocatore in prestito biennale al Malaga, con diritto di riscatto fissato a 5 milioni. Dopo due anni, però, il Milan avrà dalla sua il diritto di “recompra” a soli 6 milioni, in modo da poter eventualmente riprendere il giocatore rivalutato con l’esborso di un solo milione di differenza. Una soluzione auspicabile che lascia tranquilli i tifosi rossoneri, così sicuri di non perdere un talento cristallino nel caso esplodesse definitivamente nella Liga spagnola.
This post was last modified on 2 Settembre 2015 - 20:23