Il dettaglio tattico latente

Da quando è arrivato a Milanello Sinisa Mihajlovic ha messo in chiaro che lui e solo prende le decisioni, giuste o sbagliate che siano, dettate dalla sua esperienza e dalla volontà di integrare un modulo a lui caro coi giocatori che il Milan gli mette a disposizione. Così la novità post triumvirato (Allegri-Seedorf-Inzaghi) è l’abbandono del 4-3-3 per un 4-3-1-2, dove a diventare cruciale non è più il gioco sugli esterni ma il ruolo del trequartista. Ed è proprio l’inserimento di un uomo dietro alle  punte il dettaglio tattico più caro a Sinisa, ma che al momento sta facendo il cattivo gioco per i rossoneri.

Non stiamo parlando quale tattica sia migliore dell’altra, bensì di chi interpreta quel ruolo. Al Milan di trequartista puro vediamo solo il giapponese Honda, che ha mostrato nel derby di essere lontano dalla condizione ottimale, cosa che non si è ancora vista da quando è a Milano, e ciò dà da pensare. Le scelte del mister, poi, sono sembrate sempre le meno azzeccate in queste prime te giornate di campionato: con la Fiorentina si è visto uno spento Bonaventura, che dà il meglio di sé quando gioca da interno di centrocampo dovo può portare più palla e dialogare meglio coi compagni senza venire ingabbiato dai mediani avversari; con l’Empoli la sciagurata decisione di schierare un Suso mai così avulso dal gioco, ed è tutto un dire; infine, nell’attesissima sfida della stracittadina, il Milan è sembrato giocare per un’ora in 10 uomini tanto era inefficace Keisuke Honda.

Mihajlovic dovrà dunque rivedere qualcosa a livello tattico col materiale umano che ha, ma le opzioni si possono trovare senza per forza di cose dare la colpa al mercato. Sinisa dovrà prendersi le sue responsabilità e rispondere a chi gli chiede come mai uno come Honda che ha fatto davvero male è rimasto in campo di più rispetto ad un Bacca che, pur nella stanchezza degli impegni con la nazionale, sembrava più pimpante e attivo. La storia della conquista del mercato asiatico non va certo giù ai tifosi, specie quando questa comporta una sconfitta in un derby a cui è mancata proprio la scintilla del trequartista.

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