Montolivo e De Jong, insieme o separati: il grande dilemma di un centrocampo intero

Ha sorpreso molti, se non proprio tutti, la decisione di Mihajlovic di schierare Montolivo nel cuore del centrocampo rossonero proprio in occasione del derby, dopo un avvio di stagione senza minuti giocati in gare ufficiali. Leggendo al di là del risultato, è innegabile che il tecnico serbo ci abbia visto lungo, perché il capitano ha risposto da capitano, assumendosi responsabilità e guidando le ripartenze della squadra in modo più qualitativo rispetto a De Jong. L’olandese che, messo da parte per la prima volta in stagione proprio nell’occasione più importante, è difficile immaginare perennemente relegato al ruolo di riserva.

Mihajlovic ha sempre spiegato che, perlomeno nel 4-3-3, i due giocatori sono alternativi, e difficilmente cambierà idea. Riscontrati dal Montolivo del derby spiragli di quella qualità in regia che il mercato non ha saputo garantire, è quasi impossibile che ci possa essere un immediato ritorno al passato. A meno che non si decida di cambiare modulo, passando a uno scolastico 4-4-2 che sarebbe in grado di sopperire alla mancanza di un trequartista in grado di fare la differenza. In tal caso, l’abilità nel recuperare palla di De Jong e le geometrie di Montolivo potrebbero completarsi a vicenda, nascondendo i limiti di entrambi i giocatori.

Le notizie da Milanello, però, portano alla conferma di modulo e uomini in vista della gara casalinga contro il Palermo, in cui l’unico vero cambio dovrebbe essere lo spostamento di Bonaventura sulla trequarti. A quel punto De Jong potrebbe trovare spazio solamente del ruolo di mezzala, dove però convince poco in termini di corsa, tempi di inserimento e conclusioni in porta. Un enigma difficile anche per Mihajlovic, che sicuramente proverà a studiare la soluzione migliore per non togliere dallo scacchiere rossonero uno degli elementi più affidabili degli ultimi anni.

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