Tutti i tifosi del Milan, Adriano Galliani compreso, ieri, intorno al minuto 58 di Udinese-Milan, hanno visto tornare nella loro mente gli incubi di Istanbul, con un vantaggio per 3-0 alla fine del primo tempo che rischiava di svanire nel giro di pochi minuti. Merito dell’Udinese, che è entrata in campo dopo l’intervallo con un piglio diverso e “merito” soprattutto dei due allenatori, che, come evidenzia stamane La Gazzetta dello Sport, con i loro cambi hanno fatto cambiare totalmente volto alla partita.
Sotto di tre gol, il tecnico dei friulani Colantuono, ha tentato il tutto per tutto inserendo Duvan Zapata per Piris e passando al 4-3-1-2, con l’ex Napoli pericolosissimo nel cuore dell’area. Passano tre minuti della ripresa e Mihajlovic, evidentemente preoccupato, opera il cambio che manda in bambola tutta la difesa: esce l’ottimo Calabria, ammonito, ed entra Alex, mai impiegato finora e messo in campo per dare centimetri e peso alla retroguardia e marcare il mastodontico attaccante colombiano dei bianconeri. Ma è un disastro, perchè Cristian Zapata viene spostato a destra e non ha la gamba per fare il terzino.
Fortuna che con l’ingresso di Poli per Honda viene rinforzato il centrocampo e il punteggio regge, ma quel cambio Calabria-Alex rischiava seriamente di gettare alle ortiche tre punti fondamentali.
This post was last modified on 23 Settembre 2015 - 10:50