Al Friuli di Udine, il Milan vince, ma non convince appieno. Sinisa Mihajlovic corregge infatti soltanto in parte gli errori commessi nelle prime uscite stagionali e continua a schierare Keisuke Honda sulla trequarti, con Bonaventura nella posizione di interno di centrocampo. In questo modo, dopo un primo tempo di ottimo livello, non appena abbassano il ritmo, i rossoneri rischiano di dilapidare il vantaggio e di subire una clamorosa rimonta.
Una situazione, quest’ultima, caratterizzata dal fatto che il giapponese rappresenti un corpo estraneo, tanto da non ripiegare in maniera efficace e da non inventare nulla di rilevante, e che Jack, per motivi fisico-strutturali, faccia fatica a svolgere al meglio fase di non possesso. Ecco allora che, perché il Milan non crolli, Nigel De Jong (che spesso, in base alle esigenze, cambia zona) e Riccardo Montolivo sono costretti a fare gli straordinari e a mettere in scena un’ottima prova sotto l’aspetto tattico. Certo, con l’ingresso di Andrea Poli, corridore efficace in fase di rottura, la situazione migliora: i rossoneri tornano padroni del gioco, fanno maggior filtro e tornano a non concedere occasioni.
Tuttavia, il tecnico serbo dovrebbe riflettere e rivedere alcune sue scelte. La riproposizione di Honda dietro le punte, con Bonaventura schierato ancora in mediana, rappresenta uno sbaglio da non ripetere. I rossoneri, per avere equilibrio a centrocampo e risultare solidi e compatti sotto ogni punto di vista, dovrebbero infatti presentare, dal primo minuto, almeno due incontristi fissi, con Jack sulla trequarti. Provare per credere. Miha, pensaci e rivedi le tue scelte.