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Al termine della gara persa contro l’Udinese, il tecnico della Primavera, Christian Brocchi, ha così analizzato la gara, cominciando dagli obiettivi della sua squadra: “Dobbiamo creare un gruppo forte, solo così potremo divertirci. Le assenze di oggi? Non sono state determinanti, perché, anche se quelli che mancavano solo elementi molto validi, fanno parte di un gruppo e anche chi non ha giocato ha colpe sull’inizio di questo campionato. L’approccio? Non è stato sbagliato, ma siamo questi, un gruppo che sta cercando di lavorare bene dal punto di vista atletico e della metodologia. Però nel calcio se non sei un gruppo vero, se pensi a te stesso e pensi di essere superiore non vai da nessuna parte. Il vero problema è proprio questo: non siamo ancora un gruppo“.
Si prosegue parlando del gruppo dei ’98: “Di loro ha parlato gente che non li ha mai visti giocare. Io li ho allenati e so quali sono i pregi, che sono tanti, e i difetti, che sono tanti. Se non hanno mai vinto niente nel loro percorso del settore giovanile, un motivo ci sarà e noi stiamo lavorando sui loro difetti, sperando che possano diventare sempre di meno, anche con l’aiuto dei ’97 , e questo per ora non sta succedendo. Dobbiamo lavorare sulla testa, se non crei quell’aria giusta nello spogliatoio e non hai la concentrazione giusta il giorno della partita, non puoi ottenere un obiettivo. La speranza è che i tempi siano brevi. Io pensavo di avere meno difficoltà a forgiare un gruppo solido visto che conoscevo i ragazzi. In realtà ci vorrà qualche tempo in più, ma la mia speranza è che partite come oggi ti diano quella botta che ti metta sulla strada giusta“.
Ancora sui giovani in prima squadra: “L’anno scorso c’erano giocatori molto più pronti per il salto in Prima Squadra, perchè oltre a Calabria, erano molto vicini anche Mastalli e Di Molfetta. Adesso non c’è un nome da proporre a Sinisa. La speranza è che tra qualche mese ci possa essere qualcuno che possa essere pronto ad affacciarsi alla prima squadra“.