Da una parte viene chiesto di puntellare la difesa, e Galliani ci sta lavorando cercando di arrivare a Alessio Romagnoli; dall’altra parte i vertici rossoneri chiedono il colpo ad effetto per rialzare i ricavi di marketing e degli abbonamenti che negli ultimi anni hanno latitato, e Galliani ci sta lavorando cercando di convincere Zlatan Ibrahimovic a tornare a Milanello. Ma dall’Audi Cup ne esce un Milan scuro in viso più che per le sconfitte per un gioco che ha latitato e riprendendo le parole di Diego Lopez dopo la sconfitta col Bayern: “Non abbiamo fatto tre passaggi di fila, ci è mancato il gioco“. Non che col Tottenham si sia visto un Milan più pimpante. È dunque lecito pensare che da una terza parte venga chiesto un ingresso in rosa che dia qualità al centrocampo.
Al di là del vigore e dello spirito battagliero di De Jong là in mezzo s’è visto davvero un deserto di idee. E se è un olandese che gira, perché non auspicare che dal mercato arrivi un altro olandese. In orbita Serie A, principalmente vicino a Lazio e Juventus, è da qualche giorno che orbita Davy Klaassen. Il classe ’93, già capitano dell’Ajax, ha doti non indifferenti: tecnica di base come la insegnano in Olanda unita ad un fisico da centrocampista di quantità, tempi di inserimento e senso della posizione che lo proiettano tra i top player nel suo ruolo a soli 22 anni.
Il vero problema è il sentimento che lo lega ai lancieri: il senso di appartenenza dei gioielli di Amstredam alla squadra è cosa nota e spesso servono offerte davvero irrinunciabili per strapparli dalla terra natia. E qualcuno ci ha già provato, molte squadre di Premier, con Arsenal e Manchester United in pole, il Borussia Dortmund e, come detto, la Juve e la Lazio. La risposta è stata picche a tutti. “Non si muove dall’Ajax”, queste le parole del suo agente in risposta a tutte le proposte di mercato e ai giornalisti che lo hanno incalzato sulla situazione. Le offerte che si sono aggirate tutte sui 6-8 milioni indicano che nessuno ha realmente fatto uno sforzo per accaparrarselo, potrebbe quindi essere possibile che con un’offerta di poco superiore ai 10 milioni all’Amstrerdam ArenA un pensierino a lasciarlo partire potrebbero anche farlo.
Il binomio Milan-Olanda non è necessario farlo. I nostalgici staranno tornando con la mente ai tre tulipani, mentre i più giovani apprezzeranno l’operato di Van Bommel e De Jong. Il portare l’ennesimo olandese potrebbe essere visto come un rivangare un passato che ormai non c’è più al solo fine di scaldare i tiepidi cuori della tifoseria rossonera, ma questo giocatore può davvero fare la differenza: la mentalità di Klaassen si è dimostrata quella giusta nonostante i risultati a livello di club in ambito europeo non sempre sono stati al top. Emigrare e consacrarsi in un top club è il passo che manca al ragazzo, cuore permettendo.
This post was last modified on 7 Agosto 2015 - 22:30