Arrivano conferme sui problemi sollevati dal Milan per il nuovo stadio, passato un mese aver vinto il bando per la riqualificazione dei padiglioni 1 e 2 del Portello. Nelle scorse Benito Benedini, presidente di Fondazione Fiera, ha ricevuto una lettera firmata da Barbara Berlusconi: la richiesta è quella di aprire un tavolo tecnico, con la partecipazione di un gruppo di esperti, per affrontare nel dettaglio la questione riguardante le bonifiche del sottosuolo.
La prima scelta dei rossoneri per costruire l’impianto di proprietà, spiega La Gazzetta dello Sport, resta quella del Portello ma prima del via libera servono degli esami ulteriori, come ha spiegato Alfonso Cefaliello, membro del CdA milanista, proprio alla Rosea: “Il progetto stadio è strategico per il Milan. Dovendo affrontare un investimento molto importante, siamo passati nella fase nella quale servono alcuni approfondimenti e in particolare conoscere quali siano le condizioni dello stato attuale del sottosuolo. Un aspetto che può avere una valenza importante nella definizione dei costi. Crediamo che Fondazione comprenda la nostra richiesta“. La società di via Aldo Rossi dopo aver dato la sua disponibilità adesso vuole un piano di lavoro più chiaro per quantificare al meglio la spesa totale: solo poi si firmerà il contratto definitivo.
Un aspetto fondamentale in merito sarà il giudizio di Bee Taechaubol, quasi pronto ad acquistare il 48% del club ma fino ad ora rimasto silenzio sull’argomento. Il giudizio del broker di Bangkok potrà fare la differenza e sarà uno dei primi temi che verranno affrontati quando tornerà a Milano (settembre). Bisognerà aspettare il closing, quindi l’incontro con Barbara Berlusconi. Milan, il nuovo stadio è in sospeso.