Una prima stagione buona in cui, davanti alla difesa, ha contribuito al raggiungimento di un terzo posto che ebbe quasi del miracoloso, poi una crisi che non accenna a placarsi, acuita anche da un bruttissimo infortunio che lo ha costretto a saltare (o comunque a condizionare) quasi un’intera stagione. Riccardo Montolivo sembra essere diventato davvero un caso ed i tifosi del Milan, almeno un buon 80% ne farebbero volentieri a meno, tanto per usare un pallidissimo eufemismo. Lento, impacciato, con poca personalità, senza carattere e grinta, abituato a giocare troppo in orizzontale e troppo poco in verticale: sono queste le accuse più frequenti che cadono sulla testa del capitano (?) rossonero.
Spesso, però, si sa i tifosi si fanno trasportare dagli eventi e hanno un po’ di difficoltà a giudicare i fatti in maniera obiettiva ed imparziale. In questo ultimo periodo, però, l’ex centrocampista della Fiorentina sta facendo troppo poco per far ricredere i suoi detrattori. Queste prime uscite stagionali stanno rispettando impietosamente il copione degli ultimi due anni e la mediana rossonera soffre troppo una mancanza di qualità che Riccardo avrebbe la possibilità quantomeno di migliorare. Una risorsa se sta bene, un problema di difficile risoluzione se non è in condizione e continua sulla falsariga delle ultime stagioni.
Sul mercato, al momento, la dirigenza rossonera non sembra intenzionata a prendere altri centrocampisti e si dovrà fare di necessità, virtù con quello che si ha in casa. Bertolacci e Montolivo interni, con la forza e la grinta di De Jong in mezzo, potrebbe costituire un trio di tutto rispetto, ma è facile comprendere che al Milan serva altro per migliorare le sue trame offensive e nello stesso tempo proteggere a dovere la difesa. Molto, però, dipenderà da Montolivo che, da solo di certo non può risolvere tutti i problemi e le lacune del reparto, ma quantomeno sarebbe in grado di dare una mano al reparto, con i suoi piedi buoni, la sua esperienza e la sua intelligenza tattica.