In casa Milan, si sta per concludere una settimana nel complesso negativa. Dopo le incoraggianti prestazioni messe in scena nel corso dell’International Champions Cup, martedì e mercoledì sera, i rossoneri sono scesi in campo all’Allianz Arena di Monaco, in occasione dell’Audi Cup, rimediando due meritate sconfitte e concludendo il torneo al quarto posto. Sia contro il Bayern, sia contro il Tottenham, gli uomini di Sinisa Mihajlovic sono apparsi stanchi, imballati, poco dinamici, per nulla incisivi, disattenti in fase difensiva e mal disposti sotto l’aspetto tattico. Proprio così. Contro i campioni di Germania in carica, il tecnico serbo ha presentato una linea mediana a dir poco disorganizzata e inefficace, con l’anemico Honda nel ruolo di trequartista e con Bertolacci e Bonaventura nelle vesti di interni di centrocampo. Un errore, quest’ultimo, da non ripetere mai più. Mentre l’ex Genoa non ha ancora trovato uno stato di forma soddisfacente, a seguito di problemi fisico-strutturali, Jack ha già a più riprese dimostrato di non potere essere schierato in mediana. In questo modo, l’interdizione è venuta meno e il Bayern Monaco ha potuto dominare in lungo e in largo e vincere la sfida senza problemi. Meglio non è andata contro il Tottenham. Nonostante un centrocampo rivoluzionato, infatti, Mihajlovic ha dimostrato di non avere compreso gli errori commessi contro il Guardiola team e ha proposto una mediana in cui gli interni non hanno fatto il minimo filtro e in cui il trequartista non ha ripiegato a dovere. Ecco allora che, anche contro gli Spurs, è arrivata una sconfitta netta e sonora. Insomma, il campanello d’allarme continua a suonare. Urgono rimedi. IN RIBASSO.
Sbagli di Mihajlovic a parte, tuttavia, è evidente come la linea mediana rossonera necessiti di innesti. Certo, con un assetto tattico più accorto e intelligente, contro Bayern Monaco e Tottenham, il Milan avrebbe potuto giocarsela e limitare i danni. Ciò nonostante, al momento, l’ex allenatore di Bologna, Catania, Fiorentina, Serbia e Sampdoria non ha a propria disposizione un centrocampo all’altezza della situazione. Eppure, la società di Via Aldo Rossi continua a concentrarsi su Romagnoli e Ibrahimovic, tralasciando la risoluzione del problema principale: la mancanza di un regista e di incontristi capaci di assicurare solidità, dinamismo, protezione alla difesa, contrasti, filtro, personalità e compattezza. A oggi, per quanto riguarda la mediana, gli unici due obiettivi rossoneri sono Axel Witsel e Roberto Soriano. Due giocatori, questi ultimi, che potrebbero non bastare per cambiare volto a un reparto alla ricerca di certezze. Mentre il belga è un giocatore dinamico e tecnico, ma a dir poco discontinuo e restio a svolgere con regolarità la fase difensiva, la mezz’ala della Sampdoria ha le features e le carte in regola per fare bene, ma potrebbe incontrare qualche problema di ambientamento e, soprattutto, potrebbe non bastare per migliorare appieno il centrocampo rossonero. Che dire, per rafforzare a dovere il centrocampo, servirebbero ben altri giocatori. IN RIBASSO.