Al termine della netta sconfitta a casa della Fiorentina, il ritornello in sala stampa era uno e uno solo: “Abbiamo perso la partita a centrocampo”. Così Sinisa Mihajlovic ha spiegato il ko –per certi versi inaspettato- sul campo della Viola, mettendo il luce una verità palese a tutti tranne –almeno finora- alla dirigenza rossonera. “Se non arriva Soriano, a centrocampo rimaniamo così” aveva spiegato Adriano Galliani prima di una serata in cui, complice l’inferiorità numerica, è venuta a galla tutta la mancanza di fosforo calcistico della squadra. Con buona pace di Balotelli, acquisto privo di esborsi ma lontano dalle esigenze tecniche di una rosa che, al netto della serataccia, ha mostrato di essere incompleta.
Rivoluzione doveva essere e rivoluzione non è stata, se si pensa che ieri sera il primo cambio in mediana è stato l’ingresso di Nocerino, fino a poche ore prima inserito nei discorsi di mercato con la Sampdoria. Non possono bastare l’innesto di José Mauri, buon prospetto ma ancora acerbo, il ritorno di Montolivo, mai veramente leader del centrocampo rossonero, e l’acquisto di Bertolacci. L’ex Genoa e Lecce è un altro degli incursori in rosa, al pari di Bonaventura ed eventualmente di Soriano, in una squadra in cui l’impostazione parte necessariamente dai piedi dei difensori. Dopo il dolorosissimo addio di Pirlo, il Milan ha annacquato la mancanza di un regista con le sponde e la fisicità di Ibrahimovic, ma ora non può illudersi di ritrovare in Bacca e Luiz Adriano i destinatari ideali della palla lunga.
Nonostante manchi una settimana alla chiusura del mercato, risulta difficile che la dirigenza rossonera cambi i suoi piani di mercato, anche se le parole di Mihajlovic sono state troppo nette per non essere interpretate come un segnale. Soriano o Witsel, carature diverse ma caratteristiche simili, non possono guarire il mal di creatività di cui è affetto il Diavolo, a cui basta un Badej in mezzo al campo per far girare la testa. Regista o meno, al Milan serve una decisa sterzata nell’ottica della ricerca di qualità, altrimenti non rimarrà che appellarsi alla condizione e alla tanto attesa maturazione di Montolivo, ancora lontano dalla forma accettabile. A meno che il mercato non regali sorprese perché, mai come in questo caso, un cambio di gioco può cambiare l’intera stagione.
This post was last modified on 27 Agosto 2015 - 00:10