Daniele Mariani è giornalista pubblicista da dicembre 2013. Nello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e vicedirettore dal 2012. Lavora quotidianamente presso Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT) in qualità di conduttore del programma “Rotocalcio” (dalle 9.30 alle 12). Collabora con Mi-Tomorrow e il Giornale di Vimercate. È ospite di Top Calcio 24, Milan Channel e Calcissimo TV.
Un Milan più forte, guidato da un non milanista. Oggi, finalmente, inizia la nuova stagione, senza per forza parlare di ripartenza o di (ennesimo) anno zero: il Diavolo 2015-2016 deve essere diverso, migliore. E lo sarà. Sensazioni e speranze fondate. Lo può già dimostrare la sostanza del primo manifesto firmato Mihajlovic, osservato e gustato lunedì scorso nella prima brillante prestazione in Coppa Italia. Proprio Sinisa (ha allenato la Fiorentina nel 2010-2011) rappresenta il più grande investimento del mercato: al posto giusto nel momento giusto.
A lui il compito di far rinascere i rossoneri, superandosi e imparando ad arrivare e poi restare in alto in Serie A: mai successo fino adesso. Sarà un vero banco di prova. La società ha scelto bene e lo sta seguendo ma solo dopo aver bruciato pezzi di storia come Seedorf e Inzaghi: pure in via Aldo Rossi questo dovrà essere un anno di ripresa. Le premesse sono buone, visti i soldi spesi per la campagna acquisti ancora in corso: quasi 100 (contando i 10-12 milioni necessari per arrivare a Soriano, affare prevedibile). Ordine, disciplina e carattere: una squadra concreta e affamata. Tornerà a farsi rispettare. Esordire a Firenze significa affrontare una delle sfide esterne più difficili del campionato, il fattore “sorpresa” però gioca a favore nonostante si affronti un avversario spensierato e veloce allenato da un interessante Sousa.
Vincere stasera e guadagnarsi un posto in Champions l’anno prossimo, il riassunto della mission del Milan è molto facile a dirsi. Dipenderà soprattutto da Bacca, fattore determinante pronto a cucirsi addosso il ruolo di trascinatore; da Luiz Adriano, ovvero equilibrio e gol; da De Jong e Bertolacci, in una mediana ancora incompleta; da Romagnoli, leader tecnico della difesa e colpo perfetto in prospettiva. Via!
Twitter: @Nene_Mariani