Prima giornata di fuoco per il Milan che, alle 20.45 di stasera, incontrerà la Fiorentina all’Artemio Franchi. Gli uomini di Paulo Sousa, che sostituirà Vincenzo Montella, esonerato dopo tre stagioni caratterizzate da buoni risultati, sono una squadra forte e pericolosa che, nel corso delle amichevoli precampionato, ha ottenuto vittorie importanti, soprattutto per il morale, tanto da avere mietuto vittime del calibro di Chelsea e Barcellona. Si prospetta quindi una partita difficile, per i rossoneri, che dovranno fare visita a una tra le squadre al momento più in forma della Serie A.
Punto di forza: il centrocampo.
La Fiorentina, sulla carta, presenta una linea mediana di buon livello. Mario Suarez e Borja Valero sono due centrocampisti che, pur presentando caratteristiche diverse (il primo è un interditore, mentre il secondo è un playmaker capace anche di recuperare palloni), sanno completarsi al meglio, dispongono di esperienza e senso del gioco e sono in grado di assicurare filtro, protezione alla difesa, senso del gioco e della posizione, sostanza, efficacia e di avviare al meglio le azioni. Se i due centrocampisti arretrati spagnoli fossero poi aiutati con regolarità da Mati Fernandez, trequartista chiamato a ripiegare il più possibile, la Fiorentina potrebbe aggiudicarsi lo scontro nella zona nevralgica del campo e fornire importanti palle gol alla punta e ai fantasisti esterni. Il corridore cileno, infatti, assicura dinamismo, fisicità, grinta, inserimenti veementi e contrasti vincenti e ha dimostrato di sapere svolgere al meglio le due fasi. Attenzione, infine, a Badelj e Vecino che, nonostante partano dalla panchina, sono mediani forti e promettenti, bravi soprattutto in fase di interdizione.
Punto debole: la difesa.
Nelle retrovie, la Fiorentina presenta numerosi problemi. Sulle corsie laterali, Tomovic e Alonso, pur disponendo di forza fisica, non garantiscono un rendimento costante. Il difensore esterno serbo soffre la gli esterni rapidi e intraprendenti, dotati di velocità e cambio di passo, mentre il laterale mancino spagnolo non sempre svolge la fase di copertura con l’intelligenza, la regolarità e l’attenzione richieste, tanto che a volte lascia sguarnita la corsia di competenza, viene saltato con facilità e concede spazi ai dirimpettai. Male anche Astori che, nel corso delle ultime stagioni, ha offerto prestazioni deludenti. L’ex difensore centrale di Roma e Cagliari, negli ultimi anni, è incappato in svarioni caratterizzati dalla mancanza della giusta concentrazione, da superficialità e da lacune riguardanti la mobilità, il senso del gioco e della posizione. Quest’anno riuscirà a riscattarsi o, a partire da staserà, confermerà il trend degli ultimi campionati? Impossibile prevederlo. Di certo, rappresenta l’anello debole di una Fiorentina che ambisce all’acceso alle coppe europee.
Giocatore chiave: Mati Fernandez.
Per la Fiorentina, nella sfida di scena stasera, saranno molto importanti i movimenti di Mati Fernandez. Il centrocampista cileno, quando i viola attaccheranno, dovrà infatti fungere da trequartista aggiunto, sfruttando il suo dinamismo e la sua ottima propensione all’ inserimento. In fase di non possesso, invece, Fernandez dovrà agire da mediano, mettendo in mostra tutta la sua grinta e le sue abilità in fase di interdizione. Insomma, dalla sua prestazione, potrebbe dipendere l’esito dell’incontro. Pedina importante, da tenere d’occhio sotto ogni aspetto.
This post was last modified on 23 Agosto 2015 - 09:27