Dopo avere perso la prima di campionato, un Milan determinato a riscattare il passo falso del Franchi affronta a San Siro l’Empoli di Marco Giampaolo. Una squadra, quella toscana, che durante la sessione di mercato in corso si è indebolita, tanto da avere perso Rugani, Hysaj, Valdifiori e Verdi, che ha ingaggiato un allenatore reduce da esperienze a dir poco deludenti e che ha iniziato il proprio cammino con una sconfitta interna, per mano del Chievo. Insomma, gli azzurri non rappresentano un ostacolo insormontabile: se affrontati con la giusta mentalità e con un assetto tattico equilibrato, possono essere superati senza il minimo problema.
Punto di forza: il trequartista; le due punte.
L’Empoli, pur essendo una squadra debole sotto molti aspetti, dispone di un potenziale offensivo rispettabile. Nonostante sia inconsistente sotto l’aspetto fisico, non ripieghi e manifesti problemi di mobilità, Riccardo Saponara, desideroso di dimostrare ai suoi vecchi tifosi di essere un fantasista di buon livello, annovera nel proprio repertorio qualità tecniche, propensione all’inserimento, senso del gioco e rapidità di pensiero. Qualora fosse in serata, potrebbe cercare in tutti i modi di mettersi in mostra, architettando giocate mirate a impensierire la nostra retroguardia e a ispirare al meglio il tandem offensivo toscano, composto da una vecchia volpe del calibro di Maccarone e una punta mobile e fastidiosa come Pucciarelli. Questi ultimi, pur non essendo fenomeni, sono infatti attaccanti in grado di rendersi pericolosi e di sfruttare al meglio le occasioni a loro disposizione.
Punto debole: il portiere; i terzini; l’interdizione.
Uno tra i principali problemi dell’Empoli è, senza ombra di dubbio, Lukas Skorupski, estremo difensore giovane, inesperto e inaffidabile, che è solito commettere svarioni gravi (sia tra i pali, sia nelle uscite), caratterizzati dalla mancanza della giusta concentrazione e da sesquipedali errori di valutazione, e che può essere superato senza il minimo problema. Ma non finisce qui. Sulle corsie laterali, soprattutto sulla destra, i toscani possono essere saccheggiati con facilità. Mentre Zambelli si trova sul viale del tramonto e fatica in entrambe le fasi, Mario Rui spinge piuttosto bene ma, quando puntato, soffre e può essere superato con regolarità. Infine, alle lacune del reparto arretrato, si aggiungono grosse magagne in fase di interdizione. Zielinsky e Saponara, infatti, sono soliti ripiegare il meno possibile e delegare la fase di recupero palla a Croce, diligente ma non sempre resistente, e all’ingenuo Dioussé. In questo modo, specie sul lungo andare, l’Empoli dovrebbe concedere ampi spazi a centrocampo, tra le linee e sulle fasce.
Giocatore chiave: Lorenzo Tonelli.
Questa sera, affinché l’Empoli non crolli e non conceda palle gol con disarmante facilità, è fondamentale che Tonelli metta in scena una buona prestazione. Difensore classe ’90, dotato di forza fisica, rapidità, stacco di testa e senso dell’anticipo, nonché reduce da un’ottima stagione, il centrale azzurro sarà chiamato a sventare numerose occasioni e a sfoderare interventi chirurgici e importanti. Insomma, perché la compagine di Giampaolo rimanga a galla e non paghi i varchi lasciati in mediana e sulle fasce, è necessario che Tonelli faccia gli straordinari. Insomma, il difensore centrale originario di Firenze rappresenta l’ancora di salvezza dei toscani. Riuscirà nell’impresa di mantenere inviolata la porta di Skorupski, immolandosi e risultando decisivo, o sarà anche lui costretto ad alzare bandiera bianca? Da questo enigma, potrebbe dipendere l’esito dell’incontro.