Bertolacci stecca e Bonaventura scalpita: tutti i dubbi sulle mezzali del centrocampo rossonero

Lo sognava sicuramente diverso il primo atto di storia rossonera alla Scala del calcio che, all’esordio casalingo in campionato, non ha risparmiato fischi e bacchettate a Bertolacci. Il mirino è finito sulla partita incolore del ventiquattrenne italiano, non solo per la prestazione in sé, ma in quanto emblema di una campagna acquisti non convincente. “Venti milioni sono troppi” è il mantra che circola nelle tribune –reali e virtuali- dei tifosi rossoneri e, ad eccezione del gol nel derby di precampionato, non si segnalano finora note positive.

Il primo enigma è quello relativo al ruolo perché, dopo una stagione da tuttofare nel centrocampo a porte girevoli di Gasperini, Mihajlovic lo ha sempre impiegato da mezzala. All’ex Genoa non si possono chiedere tempi di gioco e geometrie, ma ci si può sicuramente aspettare molto di più della prestazione contro l’Empoli, finita appunto tra i fischi con una spalla dolorante. Le caratteristiche sono quelle di un incursore con buone capacità balistiche e di dribbling, sicuramente non quelle di un architetto con visione di gioco da regista. Da considerare c’è quindi la questione relativa alla condizione, ancora precaria a detta del giocatore stesso, e della difficoltà nel passare dalla cornice del Marassi a quella di San Siro, con tutti gli oneri che toccano al padrone di casa.

Una difficoltà che non ha inibito uno come Jack Bonaventura, piuttosto esaltato nel salto dall’Atalanta al Milan, ieri lasciato in panchina anche a causa di qualche problemino fisico subito in settimana. L’ingresso dell’ex bergamasco è risultato decisivo nell’ottica della vittoria rossonera, anche se il tecnico serbo sembra preferirlo nel ruolo di mezzala piuttosto che in quello di trequartista. Difficilmente si vedranno spesso lui e Bertolacci insieme in mediana, perché una delle due mezzali deve avere maggiori caratteristiche di contenimento e interdizione, come nel caso dei vari Kucka, Poli, Nocerino o persino Witsel. In caso di esclusione di uno dei due giovani italiani, al momento la scelta non può che ricadere proprio su Bonaventura, anche per evitare di demoralizzare ulteriormente un giocatore che dovrà dare il suo contributo in una stagione fondamentale.

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