Era attesa nel weekend e invece si è svolta ieri sera ad Arcore l’ennesima cena di lavoro fra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, a sancire un altro passaggio segreto della trattativa per la cessione del 48% del Milan nelle mani del broker di Bangkok. E decisivo: perché secondo La Gazzetta dello Sport le parti non sono mai state così vicine all’ok definitivo.
L’affare è ai dettagli, ma i tempi tecnici sono più lunghi del previsto. E vanno segnalati pure momenti di nervosismo. Normale per una operazione di questa portata. Un affare epocale, da quasi mezzo miliardo di euro e pronto ad essere annunciato. La firma vincolante, sempre per la Rosea, sarà siglata lunedì (probabilmente a Casa Milan) e non chiuderà l’intesa di massima ma la sposterà comunque verso una conclusione positiva. Il cosiddetto “Term Sheet”, redatto dai legali di Fininvest e Mr. Bee, prevederà delle penali molto forti ai danni del thailandese qualora non rispettasse i patti e le tempistiche. Tutto andrà in porto, assicurano, anche se il closing vero e proprio slitterà probabilmente a settembre prossimo, a mercato concluso e campionato già iniziato da varie settimane.
Sono cinque i nodi ancora da sciogliere. 1) Modalità e tempi della transazione economica di Mr. Bee nelle casse di Fininvest. 2) Decifrare i motivi e le strategie per l’ingresso nella Borsa di Hong Kong e la ripartizione della fetta di quote da riversare sui mercati. 3) La nuova “governance”: il CdA salirà a 12 membri, con un rapporto 7 a 5 Fininvest-Taechaubol. 4) La “brand strategy”, ovvero il piano per valorizzare il marchio Milan in Asia. 5) Il modello di gestione: l’ingresso di un gruppo orientale e il rapporto con il Governo cinese rivoluzioneranno le dinamiche dopo 30 anni a conduzione familiare.
This post was last modified on 1 Agosto 2015 - 15:03