Balotelli torna a San Siro, 486 giorni dopo l’ultima volta. Era il maggio del 2014, Milan-Sassuolo, 38esima giornata. Lì finì il campionato rossonero, ma anche l’esperienza di SuperMario in rossonero (e di Seedorf allenatore). Poi l’ennesimo cambio di maglia, una buona cessione per la società di via Aldo Rossi (20 milioni).
Nessuno però si sarebbe mai aspettato che il destino lo potesse riportare al Milan. Molto meno atteso, e forse necessario, comunque protagonista. L’attaccante è carico e voglioso, garantisce La Gazzetta dello Sport: vuole dimostrare di non essere finito, che il Diavolo non ha sbagliato l’investimento puntando nuovamente sulle sue grandi qualità tecniche. Inizierà dalla panchina, proprio come un anno e tre mesi fa quando Seedorf lo escluse dai primi undici per via di una settimana turbolenta, condita pure da una rapina in villa a Milano e un ritardo poco convincente negli allenamenti.
Stasera invece siederà vicino a Mihajlovic, in campo ci andranno i più pronti Bacca e Luiz Adriano. Il serbo, decisivo nel consentire l’acquisto, ieri a parole è stato molto calmo (e meno sereno) sulle domande su Balotelli, fiducioso senza esagerare. Adesso è l’ora dei fatti.
(Foto: AcMilan.com)