Utilizzato con il contagocce da Filippo Inzaghi nella passata stagione, ha fatto a sprazzi intravedere le sue qualità, ma il suo scarso minutaggio, impedisce di dare una valutazione generale e complessiva del suo potenziale. Stiamo parlando dello spagnolo Suso che a gennaio il Milan ha fatto arrivare dal Liverpool. Un investimento abbastanza importante, nonostante non sia stato speso nemmeno un euro, almeno per quel che riguarda la scelta di credere in lui e di fargli un contratto in rossonero. Dopo una stagione che lo ha visto titolare solo nel derby contro l’Inter e protagonista di belle giocate solo in alcune apparizioni (Reggiana in amichevole e Sampdoria in campionato), il giovane iberico ha voglia di mettersi in mostra e di dimostrare di meritarsi la maglia rossonera.
Tra i tanti dubbi legati agli esterni offensivi, mezze punte e seconde punte rossonere, infatti, uno dei pochi sicuri di restare a Milanello è proprio Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, detto Suso. Sembrerà un paradosso, ma, a parte Honda, né Jeremy Menes, né Stephan El Shaarawy, né tanto meno Alessio Cerci, sanno con certezza quale sarà il proprio futuro. Il 21enne ex Liverpool, invece, potrebbe rappresentare un’opzione importante per il nuovo tecnico Sinisa Mihajlovic che, comunque, dovrà visionarlo bene nel ritiro precampionato che è alle porte. Nel 4-3-1-2 dell’allenatore serbo, Suso potrebbe ricoprire il ruolo di trequartista, ma difficilmente lo si vedrà spostato sull’esterno, salvo cambiamenti di modulo a partita in corso.
Una stagione per poter dimostrare tutto il proprio valore, quindi, una stagione decisiva per indirizzare il proprio futuro e tingerlo di forti tinte rossonere. Il mercato del Milan è ancora in alto mare e sicuramente qualcuno lì davanti arriverà, ma lo spagnolo dovrà cercare di convincere Mihajlovic a puntare su di lui già da subito, già dal ritiro quando avrà la possibilità di mettersi in mostra nelle amichevoli estive. Il suo futuro, infondo, dipende tutto da lui e, se Inzaghi ha dimostrato di non crederci fino in fondo, il tecnico serbo non ha pregiudizi o paraocchi e certamente gli concederà qualche chance. La tecnica di base c’è. i colpi anche, ora c’è bisogno di vedere anche un po’ di carattere e personalità, doti di cui il Milan ha estremamente bisogno.
This post was last modified on 5 Luglio 2015 - 11:20