I primi giorni del nuovo Milan stanno andando molto bene grazie a Mihajlovic. Non proprio un cambio netto di rotta rispetto agli inizi di Allegri e Inzaghi, con loro mica si rideva e scherzava, ma l’avvento dell’allenatore serbo sta sorprendendo quasi tutti a Milanello per 3 elementi fondamentali e basilari: unità, intensità e rigore, osserva stamane La Gazzetta dello Sport.
E’ un Sinisa già proiettato verso l’avvenire, non un sergente di ferro come si tende a dare per scontato ma un vero e proprio mister a 360 gradi il quale basa gran parte del lavoro sulla buona convivenza della squadra in varie ore del giorno (colazione compresa). Fino ad ora sono stati organizzati diversi esercizi sulla testa per far ragionare i suoi giocatori in funzione delle situazioni in campo e dando meno spazio all’istinto; lo stesso Bovenzi, il preparatore atletico, punta su un’impostazione mentale dei rossoneri e poi su quella fisica nel corso di questo ritiro (oggi l’inizio ufficiale).
Il passato non viene preso in considerazione, e forse è meglio così visto il disastro delle due stagioni alle spalle, l’ex Sampdoria e Inter ha iniziato a costruire il domani: perché il Milan deve tornare a vincere il più presto possibile. Nessuna difesa a prescindere alla squadra, solo lavoro, sudore e meritocrazia con un gruppo rivitalizzato dopo mesi e mesi di lenta ma costante decadenza.
This post was last modified on 6 Luglio 2015 - 12:44