Il comitato “No Stadio” è pronto a dare battaglia fino all’ultimo per impedire la costruzione dello stadio del sui terreni della vecchia fiera. “Non per una questione ideologica”, precisano in un’intervista al free press pomeridiano Mi-Tomorrow i promotori capeggiati da Rolando Mastrodonato, insieme a Francesco Pappalettera e Alda Damiani.
“Non ci sono gli spazi per organizzare e garantire la sicurezza del pubblico in quest’area della città – spiega Mastrodonato -. E ci sono enormi problemi di traffico: qui, a qualsiasi ora del giorno e della notte, transita già il settanta per cento del flusso da e per le autostrade. Viale Scarampo, viale Teodorico e via Gattamelata sono sempre strapiene di macchine. Dove vogliono far uscire la gente? La Valutazione Ambientale Strategica ha stimato mille posti auto. Mi chiedo dove pensano di mettere tutti gli altri. Ci saranno auto e pullman riversati sulle strade: il Milan si sta vendendo l’utilizzo del tunnel di Gattamelata per l’ingresso allo stadio. Quella, però, è un’opera del Comune costata 200 milioni di euro ai cittadini”.
Sulla posizione del Comune: “La vicesindaco De Cesaris deve smetterla di dire che non ha visto il progetto. E’ una bugia perché quest’operazione nasce dal cambio di destinazione d’uso apportato su quei terreni nel luglio dell’anno scorso. Da fieristici, quegli spazi sono stati destinati ad uso commerciale e terziario. Senza contare che lo scorso febbraio la stessa De Cesaris aveva elogiato il progetto del Milan”.
Infine le prossime azioni di protesta: “Abbiamo diffidato il Sindaco e presentato un esposto alla Procura. Non ci fermeremo qui, coinvolgeremo qualche consigliere comunale affinchè il Comune denunci Fondazione Fiera per aver promosso un’operazione non prevista nel proprio statuto che prevede la promozione di attività espositive, mica la realizzazione di stadi”.