Il Milan non si ferma più. Dopo avere ufficializzato Bacca e Bertolacci, i rossoneri si sono aggiudicati anche le prestazioni di Luiz Adriano, che è stato prelevato dallo Shakhtar Donetsk per otto milioni di euro e che ha firmato con la società di Via Aldo Rossi un contratto quinquennale. Nato il 12 aprile 1987, alto 183 cm per 71 kg, il nuovo innesto rossonero è un centravanti rapido e tecnico, dotato di un buon feeling con il gol e di spirito di sacrificio, tanto da svolgere con regolarità il lavoro sporco e da cercare a più riprese di fare salire la squadra, difendere palla e creare spazi per i compagni.
Cresciuto nelle giovanili del club della sua città, l’Internacional di Porto Alegre, Luiz Adriano (ai tempi compagno di squadra di Alexandre Pato), esordisce tra i grandi il 13 dicembre 2006, in occasione della semifinale del Mondiale per Club. Un debutto fantastico, quello della punta carioca, che, contro gli egiziani dell’Al-Ahly, entra a metà ripresa, al posto di Pato, e mette a segno la rete decisiva per il passaggio del turno dell’Internacional di Porto Alegre. Internacional di Porto Alegre che, quattro giorni più tardi, supera anche il Barcellona e si laurea campione del mondo. Il tutto con Luiz Adriano in campo. Luiz Adriano che entra al 61′, sempre al posto di Pato, permette ai compagni di respirare, disputa una buona prova e attira su di sé l’interesse dello Shakhtar Donetsk.
Shakhtar Donetsk che si fa avanti con decisione e che, il 2 marzo 2007, strappa Luiz Adriano all’Internacional per tre milioni di euro. Dopo due stagioni di ambientamento, in cui fa intravedere un ottimo potenziale ma segna con poca regolarità, il centravanti brasiliano inizia a diventare decisivo anche in Ucraina. Proprio così. Dopo un anno e mezzo caratterizzato da cinque reti in venticinque presenze, nella stagione 2008/2009, Luiz Adriano firma nove gol in ventinove partite e risulta determinante per la conquista della Coppa UEFA. In finale contro il Werder Brema, il brasiliano segna infatti il gol del momentaneo uno a zero (la sfida terminerà due a uno per lo Shakhtar) e risulta tra i migliori in campo. Il preludio all’esplosione.
Già, nelle stagioni successive, Luiz Adriano firma reti su reti, si consacra come uno tra i bomber più prolifici d’Europa, permette allo Shakhtar di Lucescu di dominare il campionato ucraino, termina nel giro della Seleçao e finisce nel mirino di molte squadre di prima fascia. Negli ultimi sei anni trascorsi tra le fila dello Shakhtar, dalla stagione 2009/2010 all’annata 2014/2015, il cecchino brasiliano è infatti autore di centoquattordici gol in duecentododici gare. Una media impressionante, quella di Luiz Adriano in Ucraina, che culmina con la quarta posizione nella classifica marcatori dell’edizione della Champions League appena terminata.
Un risultato, quest’ultimo, facilitato dalle otto reti segnate contro il Bate Borisov, tra andata e ritorno, ma che sottolinea la spietatezza di Luiz Adriano sotto porta. Tra l’altro, proprio contro il Bate Borisov, nel corso della sfida andata in scena alla Barysau Arena, Luiz Adriano diventa il dodicesimo giocatore ad avere segnato cinque reti in una sola partita di Champions League, eguaglia il record stabilito da Paul Van Himst (che, il 14 settembre 1966, era stato il primo giocatore, nella storia della Coppa dei Campioni, a firmare un pokerissimo in trasferta) e diviene il giocatore ad avere impiegato meno tempo per segnare quattro reti in una gara della massima competizione continentale.
Ecco allora che Adriano Galliani, vedendo i record e le medie realizzative di Luiz Adriano, decide di non perdere tempo, di contattare l’agente del giocatore, Gilmar Veloz, di imbastire una trattativa rapida ma efficace, di farsi avanti con decisione e di accontentare le richieste dello Shakhtar Donetsk. Shakhtar Donetsk che, dopo avere accettato l’elevata offerta dell’amministratore delegato rossonero, non oppone ulteriore resistenza e permette al proprio giocatore più rappresentativo di approdare alla corte di Silvio Berlusconi con sei mesi d’anticipo.