Quelle di ieri sono state parole pesanti. Le prime sul suo avvenire, dopo il famoso incontro a Doha con la massima dirigenza parigina, non proprio di uno che vuole rimanere. Ibrahimovic la scorsa notte, nel post amichevole vinta con la Fiorentina (ha segnato un gol), ha di fatto aperto all’addio al PSG, i dubbi stanno quasi a zero se misurata l’espressione e soprattutto il protagonista della frase: Mino Raiola.
Il Milan e i tifosi adesso possono sperare più di prima. Un mese fa lo svedese chiese il rinnovo di contratto (scade nel 2016) o la possibilità di essere liberato per tornare al Milan: allora i francesi presero tempo e il così il giocatore preferì le vacanze alla rottura insieme alla società e rimandò ogni discorso lasciando tutto nelle mani del noto procuratore il quale, spiega Il Corriere della Sera, potrà sviluppare la trattativa in due modi: strappare un ricco (e improbabile) prolungamento oppure favorire la cessione dell’attaccante. In via Aldo Rossi lo aspettano a braccia aperte, o meglio con la maglia numero 10, la fascia di capitano e un ingaggio da 7.5 milioni di euro (bonus compresi) per 3 anni.
“Una volta si diceva che il futuro era nelle mani di Dio, ma va bene anche in quelle di Raiola“. La battuta di Adriano Galliani all’arrivo in Cina, riportata sempre dal CorSera, dimostra le buone sensazioni di mercato che si respirano da diverso tempo. In ogni caso servirà pazienza perché l’affare si sbloccherà fra una decina di giorni: ovvero quando il PSG (alla ricerca di un necessario rimpiazzo) giocherà la Supercoppa con il Lione (1 agosto).