Dalle pagine del Corriere della Sera arriva un approfondimento sulla stretta finale della trattativa che porterà l’ormai celebre Mr. Bee ad acquisire il 48 % del Milan. Il matrimonio si farà, troppo conveniente per entrambi e, allo stesso modo, troppo costosa la rottura viste le ingenti somme poste come penali. L’accordo quadro, stipulato in quella riunione di giugno, è diventato un pre-accordo vincolante, preludio alla firma finale ed all’effettivo passaggio del capitale del quale, ad oggi, sono state fornite solo le garanzie tecniche necessarie.
Il Piano del magnate thailandese è chiaro: espansione del brand Milan in Asia, dando il via ad una diffusione capillare di corner del Milan nei centri commerciali e nelle scuole calcio. In un secondo momento, nel giro di un anno, quotazione in borsa con Fininvest che arriverebbe al 39% e Mr. Bee al 36%. Dopo la riunione di ieri ad Arcore, terminata alle 17.40, tutte le parti manifestavano chiaro ottimismo. La chiusura però è slittata per varie questioni che vanno, senza dubbio, approfondite: modalità e tempistiche per il trasferimento del denaro; organizzazione della nuova società; possibilità dell’ingresso nel cda e nel collegio sindacale di uomini di fiducia di Bee. Si dovrà discutere, inoltre, su come sviluppare al meglio il marchio Milan in Asia e trattare anche del possibile nuovo stadio al Portello, con Barbara Berlusconi chiamata ad esporre il progetto e tutti i vantaggi da esso derivante al magnate di Bangkok.
Fininvest, dal lato suo, ha già mostrato perplessità sull’argomento mentre Lady B. punterebbe a dirottare parte degli introiti dell’acquisizione di Bee al finanziamento del nuovo impianto. Le discussioni continueranno e non mancheranno le opinioni discordanti, tuttavia sembra chiaro che nessuna delle questioni aperte si trasformerà in un ostacolo insormontabile. Il Milan è destinato a cambiare volto: la scommessa che si sta giocando, se vinta, potrà riportarlo ai vertici del calcio
This post was last modified on 30 Luglio 2015 - 12:09