Silvio Berlusconi si è ripreso il Milan. E lo ha fatto proprio nel momento in cui, paradossalmente, ne sta per lasciare una bella fetta a un faccendiere venuto da molto lontano più per questioni di business che di cuore. Eppure oggi, con la partecipazione del patron alla conferenza stampa di inizio stagione della squadra, si è avuta la sensazione di un Presidente volutamente “sul pezzo”. Quasi a rimarcare e rassicurare i tifosi: “Tranquilli, ci sono sempre e comunque io”.
Vanno lette in quest’ottica le sortite inerenti in primis all’atteggiamento della squadra in campo e alla scelta di Sinisa Mihajlovic per la guida tecnica. Ma anche sullo stadio così come sull’operazione finanziaria che lo sta per portare a cedere il 48 per cento della società. O, ancora, sulla campagna acquisti, soprattutto nel momento in cui tiene a sottolineare come i giocatori ad oggi iscritti sotto la voce “Arrivi” siano frutto di un suo personale esborso economico. Pochi colpi di teatro, insomma, ma molto pragmatismo. Aspetto che non potrà che generare un’iniezione di fiducia da parte dei tifosi che mai come oggi aspettano i fatti prima di ogni parola.
Se la giornata di oggi dovesse rivelarsi la riprova di un rinnovato entusiasmo di Sua Emittenza, allora ogni obiettivo, anche il più ambizioso, sarà pian piano possibile. Di certo, Berlusconi è cambiato. Ve lo immaginate con un Allegri o un Leonardo pronto a dirgli: “Non ho ancora finito di parlare”. Anche l’accettazione del carattere di Mihajlovic, che oggi ha rivendicato davanti a tutti il diritto a concludere un pensiero in conferenza stampa, è un segno che il vento sta forse prendendo un’altra direzione. Verso orizzonti di luce. Si spera per il popolo rossonero.
Altra annotazione. A memoria era successo solo con Allegri che il Presidente fosse presente all’avvio ufficiale della stagione. La circostanza risale all’inizio della stagione 2010/2011. Al di là della cabala (fu l’annata dell’ultimo scudetto), non è proprio un caso che Berlusconi abbia voluto esserci oggi. Allora, nel 2010, mise Allegri in ombra perchè la conferenza fu uno show con chiari intenti politici a caccia di un rinnovo di popolarità. Oggi nel mirino non c’è più la conservazione di una leadership di partito e di governo. C’è altro. Ed è quanto di più caro ai tifosi: il Milan.
This post was last modified on 4 Luglio 2015 - 08:22