Derby e Mr. Bee. Saranno questi gli ingredienti del prossimo sabato rossonero. Mentre in Cina la squadra di Mihajlovic sarà impegnata in amichevole contro i nerazzurri, a Milano sbarcherà il broker thailandese con il chiaro obiettivo di firmare l’intesa con Silvio Berlusconi per l’acquisizione del 48 per cento della società. Scadranno, infatti, il 7 agosto i sessanta giorni di “esclusiva” che Fininvest ha concesso a Bee per definire l’affare. Il tempo stringe e già nel fine settimane potrebbe arrivare l’attesa firma sui contratti.
Quel che non è dubbio è l’entità dell’esborso: 480 milioni di euro che il thailandese avrebbe rastrellato sul mercato asiatico. E proprio sullo stesso mercato, tramite la borsa di Hong Kong, saranno quotate le azioni del Milan. La finalità è presto detta: male che vada Bee potrebbe rientrare dell’affare, ben che vada si vedrebbe presto raddoppiata la cifra dell’investimento. In termini “spicci”, si tratta di una pura, seppure lecita, azione speculativa. Col vantaggio per Fininvest (e quindi per il Milan) di iniettare denaro sonante nelle casse sia a ripiano di tanti esborsi fatti negli ultimi anni, sia per finanziare il mercato in corso e quello della prossima stagione.
Gli investimenti nei giocatori, i risultati sul campo e i numeri che la borsa di Hong Kong riuscirà a macinare saranno concatenati tra loro. Più la squadra tornerà ai vertici, maggiori saranno le quotazioni del Milan sul mercato azionario. Viceversa, solo il brand, che rimane comunque tra i più prestigiosi al mondo, potrebbe trainare un andamento sufficiente per Bee per non averci “smenato”. In tutto questo quadro bisognerà valutare la posizione sullo stadio. Sembra, infatti, che il broker non abbia intenzione di investire sul progetto che, invece, riguarderà più una caccia a sponsorizzazioni sul mercato italiano ed europeo.
This post was last modified on 21 Luglio 2015 - 18:05