Manuel Rui Costa, ds del Benfica e grande ex rossonero, ha parlato ai microfoni di Milan Channel intervendo sui diversi temi del presente del Diavolo.
Sul suo Milan: “Si è aperto un bel ciclo quando ero al Milan grazie all’investimento che ha fatto il presidente Berlusconi per portare il Milan al top del mondo e ci è riuscito. Se il presidente ha le condizioni in questo momento di far tornare grande il Milan sicuramente lo farà. È vero che negli ultimi anni il Milan non sta facendo ciò che tutti si aspettavano, sicuramente il presidente riuscirà a dare alla squadra tutto ciò che si merita. A quei tempi quando sono arrivato nello spogliatoio mi sono ritrovato davanti Maldini, Albertini, Costacurta, giocatori da anni al Milan, quindi era una famiglia. Non c’era bisogno che il dottor Galliani spiegasse cosa si doveva fare, si capiva al volo, non c’era bisogno di spiegare quali fossero i regolamenti del Milan. Credo che il cambiamento del Milan in questo momento passi da lì, quello che si trasmette è molto importante“.
Sul calcio portoghese: “Sia Benfica che Porto hanno fatto molto bene negli ultimi anni a livello europeo, sono squadre con grandi giocatori altrimenti non si riusciva a fare quello che si è fatto, oggi il mercato portoghese infatti è guardato in un’altra maniera rispetto un tempo“.
Su Seedorf e Inzaghi: “Sia Seedorf che Inzaghi ci avevano fatto capire quando giocavamo insieme che avrebbero voluto fare gli allenatori, molti non volevano, come me. Hanno una visione del calcio che permette loro di farlo.
Pippo, ma anche Clarence, però hanno preso il Milan in un momento di difficoltà che non gli ha permesso di avere il tempo per fare un certo lavoro, sono stati obbligati a fare meglio di quanto si era fatto nel passato e questo li ha condizionati perché avevano poca esperienza. Non credo che le loro carriere siano terminate, è stato un passaggio difficile, hanno molto da dare al calcio ancora, quella al Milan è stata un’esperienza poco positiva per il club ma sicuramente li ha fatti crescere“.
Infine: “Vedere un sorteggio di Champions senza il Milan fa male al calcio, gli avversari forti ci sono sempre ma ci vogliono le squadre che hanno fatto la storia del calcio. Oggi ci sono squadre ricche che non hanno il peso della storia che può avere una squadra come il Milan. Il mio ruolo in campo? Non credo che non ci siano più i trequartisti, credo che il calcio li abbia fatti finire: cioè sono diventati o ali o giocatori di fascia o seconde punte“.
This post was last modified on 9 Giugno 2015 - 09:20