Nella giornata di ieri il canale ufficiale rossonero “Milan Channel” ha rivelato che nella riunione tecnica di martedì scorso ad Arcore tra Mihajlovic, Galliani e Berlusconi si è deciso anche il modulo con cui giocherà la squadra nella prossima stagione: il 4-3-2-1.
Un modulo che a Milanello conoscono bene, un ritorno alle due punte che da sempre allietano il presidente, ma anche un sistema di gioco che taglierebbe fuori alcuni giocatori importanti. Milan Channel ha parlato anche di caratteristiche tecniche dei vari interpreti offensivi: due punte forti e da Milan e un trequartista atipico, un giocatore dinamico e di inserimento fra le linee.
In rosa il Diavolo come può vantare diverse soluzioni dietro le punte: Bonaventura può tranquillamente ricoprire quel ruolo, poi ci sono Suso e Honda che da trequartista al Milan non ha mai giocato ma che è il suo ruolo naturale, con cui ha fatto le migliori prestazioni in carriera.
Ma nell’attacco del Milan ci sono anche molti esterni offensivi che con questo modulo vedrebbero ridotte di molto le loro possibilità di giocare: parliamo di El Shaarawy, Cerci e Menez. In particolare l’ex Padova e l’ex Toro non sono adattabili con le due punte. Perfetti per il tridente, modulo che magari verrà utilizzato in alcune occasioni, ma poco inclini a giocare come seconde punte o tra le linee. Bisognerà capire il loro spirito di adattamento altrimenti il loro futuro inizia a essere nebuloso e potrebbe non essere più a tinte rossonere. Un pochino diverso il discorso per Menez. Vero che anche il francese rende di più da esterno ma le sue caratteristiche gli permettono di poter ricoprire più ruoli in attacco, come visto con Inzaghi con cui ha giocato sia in appoggio alla punta sia come ‘falso nueve’.
Questa scelta di modulo porterà inevitabilmente a dei movimenti di mercato in uscita, e questi tre giocatori, per motivi precisi, rischiano più di altri di non far parte di questa ricostruzione milanista.